Home » Top e flop della 20a giornata di Serie A

I migliori e i peggiori della 20a giornata di Serie A. Fortune alterne per i bomber: devastanti Di Natale e Gilardino, disastroso Destro, Rosina non trova il coraggio di punire il ‘suo’ Torino.

 

TOP

Antonio Di Natale: quattro gol in una settimana, il 2013 è iniziato alla grandissima per l’immenso capitano dell’Udinese. Dopo la doppietta all’Inter ecco quella realizzata alla Fiorentina. E i friulani, improvvisamente, tornano a sognare l’Europa. Passano gli anni e lui, anziché invecchiare, sembra ringiovanire.

Alberto Gilardino: giornata da ricordare per il bomber biellese, che in un colpo solo interrompe un digiuno che durava da quasi due mesi, trascina il Bologna nel rotondo 4-0 sul Chievo, segna la terza doppietta stagionale, diventa il terzo cannoniere in attività della Serie A, scavalca Crespo in quella dei marcatori di sempre e soprattutto si intasca il bonus previsto dal contratto per le dieci giocate ‘positive’.

Marco Benassi: e se fosse lui il rinforzo che va cercando l’Inter per il centrocampo? Esordio a dir poco benaugurante per il prodotto della cantera nerazzurra, uno dei protagonisti della conquista del NextGen, lanciato da Stramaccioni in piena emergenza contro il Pescara. Personalità e visione di gioco sembrano non mancargli. Una piacevole novità. Da rivedere e anche presto.

 

FLOP

Neto: aveva tolto il posto a Viviano dopo la prestazione sconcertante contro la Roma. Ora però rischia di perderlo per lo stesso motivo. La papera clamorosa sul tiro non irresistibile di Muriel da un lato ha mandato definitivamente al tappeto la Fiorentina e dall’altro potrebbe aver fatto pentire Montella di un avvicendamento forse troppo frettoloso.

Alessandro Rosina: poteva un cuore granata segnare il rigore che avrebbe privato al 90’ il Toro di una vittoria sicura? Evidentemente no. Infatti, spara malamente a lato dal dischetto e ‘condanna’ un Siena volitivo e sfortunato alla sesta sconfitta consecutiva. I tifosi del Torino, i ‘suoi’ tifosi, per un’altra volta gli devono dire grazie.

Mattia Destro: se si contano i gol mangiati con Napoli e Catania, altro che indigestione. Un momentaccio per l’attaccante della Roma, che non riesce a vedere la porta nemmeno quando è vuota. Vedere per credere l’occasione divorata al 35’ di Catania-Roma. Niente da dire sotto il profilo dell’impegno, ma certi gol un attaccante non li deve sbagliare.