Premier League, 22/a giornata: Manchester United bello e cinico, al Liverpool non basta un tempo
Al termine di una sfida tirata e ricca di emozioni, il Manchester United batte gli acerrimi rivali “scouser” e allunga in classifica. Non basta la ripresa tutto cuore del Liverpool, penalizzato da una prima frazione di gara troppo rinunciataria, e castigato dall’immensa classe di Robin Van Persie, protagonista assoluto della sfida.
UNITED SPRINT, REDS IN TRINCEA
La scelta tattica di Brendan Rodgers di tenere in panchina Sturridge e di affidarsi al collaudato modulo con una sola punta, lascia presagire l’andamento della sfida sin dai suoi albori. Ferguson dall’altra parte si affida a un centrocampo di quantità, lasciando spazio davanti all’estro di Kagawa e Van Persie, appoggiati da Young e Wellbeck.
La gara stenta a decollare, soprattutto per la disposizione guardinga degli ospiti, ancora alla ricerca della vera svolta stagionale, ma in forte ascesa e in crescita costante. Servono così tutto il talento e le geometrie dei “Red Devils” per sbloccare la sfida al 19°: Wellbeck giostra il pallone sulla trequarti, serve Cleverley che di prima smista su Evra, a sua volta abile nel calciare forte e teso nel centro dell’area di rigore del Liverpool, e a trovare la girata immediata di Van Persie, che con il sinistro fredda Reina e sblocca la gara. Azione fantastica, finalizzata in modo perfetto.
Chi si aspetta una reazione dei Reds rimane deluso. Suarez in avanti è troppo isolato, Sterling e Allen sembrano soffrire la pressione del “Theatre of Dreams” e Gerrard sembra predicare nel deserto. In questo contesto, prima Wellbeck e Claverley avrebbero l’opportunità di indirizzare in modo netto la sfida, ma in entrambe le occasioni calciano di poco a lato. Ma la più importante palla-gol del primo tempo arriva proprio al 45°, ed è ovviamente dello United. Rafael scappa via sulla fascia destra e offre un cioccolatino solo da scartare a Van Persie, che vede il suo pallone calciato con il tacco salvato sulla linea da un prodigioso recupero di Skrtel. Sul prosieguo dell’azione Kagawa si scontra con Reina, ma nessuno dei due riporta lesioni gravi. Termina il primo tempo. E per il Liverpool è un’affare averlo concluso sotto di una rete.
LIVERPOOL D’ASSALTO, MA NON BASTA
Subito due cambi nel secondo tempo: dentro Valencia per l’evanescente Young nelle fila dello United, e Sturridge al posto di Lucas Leiva, già gravato di un’ammonizione. Se nel primo tempo c’era stato un solo attore protagonista, nella ripresa il match diventa ancor più bello e intenso, per la partecipazione quasi “forzata” del Liverpool.
Cresce la squadra di Anfield, ma segnano ancora gli uomini di Ferguson. Calcio di punizione pennellato dal solito Van Persie sulla testa di Evra, abile nel sfruttare tutti i suoi 173 centimetri e far carambolare la sfera su Vidic, involontariamente protagonista del raddoppio per i suoi. Da qui in avanti il Liverpool butta il cuore oltre l’ostacolo. Prima accorcia le distanze con Daniel Sturridge, lesto nel ribattere in rete una respinta di De Gea su tiro di Gerrard, e poi si getta a testa bassa in avanti, spaventando in più di una circostanza la metà rossa di Manchester.
Ovviamente il forcing dei reds produce occasioni create, ma lascia allo stesso tempo campo e spazio agli avversari; Kagawa potrebbe richiudere la sfida, ma trova sulla sua strada le manone di Reina a tenere in bilico la sfida. Entrano anche Borini e Henderson per lo sforzo finale.Proprio l’italiano al volo di destro sfiora il gol dell’anno, ma è poco fortunato. Sturridge, mobilissimo, sfrutta il lavoro oscuro di Suarez e si inserisce senza palla nella difesa locale, ma è impreciso sia al 70° che, soprattutto al 85°, quando spara alto il pallone della rimonta. Vince e con merito il Manchester United, in campo per tutti i 90 minuti. Con picchi e momenti di affanno, ma sempre sintonizzato con la sfida.
Un tempo a testa, ma tre punti al Manchester United di Sir Alex Ferguson, sempre più al vertice della Premier League. Al Liverpool non restano che i rimpianti e una classifica anonima.E un futuro tutto da scrivere. Basta solo scegliere quale squadra si vuole essere: se quella abulica e remissiva vista nei primi 45 minuti di gioco, o quella arrembante e coraggiosa della ripresa.
MANCHESTER UTD-LIVERPOOL 2-1 (1-0)
Manchester Utd (4-2-3-1 ): De Gea; Rafael, Vidic ( 80′ Smalling), Ferdinand, Evra; Carrick, Cleverley, Kagawa ( 77′ Jones), Welbeck, Young (46′ Valencia), Van Persie. All: Alex Ferguson
Liverpool ( 4-3-2-1): Reina, Widsom, Skrtel, Agger, Johnson, Lucas Leiva (46′ Sturridge), Gerrard, Allen ( 80′ Henderson), Sterling ( 62′ Borini), Downing, Suarez. All: Brendan Rodgers
Arbitro: Howard Webb
Marcatori: 19′ Van Persie (M), 54′ Vidic (M), 57′ Sturridge (L))
Note: ammoniti: Evra (M), Skrtel (L), Agger (L), Johnson (L), Lucas Leiva (L)
QPR-Tottenham: 0-0
Aston Villa-Southampton: 0-1 (34′ rig. Lambert)
Everton-Swansea: 0-0
Fulham-Wigan: 1-1 (22′ Karagounis (F), 71′ Di Santo (W))
Norwich-Newcastle: 0-0
Reading-WBA: 3-2 (19′ e 69′ Lukaku (W), 82′ Kebe (R), 88′ rig. Le Fondre (R), 90′ Pogrebnyak)
Stoke City-Chelsea: 0-4 (45′+2 aut. e 63′ aut. Walters, 66′ rig. Lampard, 73′ Hazard)
Sunderland-West Ham: 3-0 (12′ Larsson, 47′ Adam Johnson, 74′ McClean)
Domenica
Manchester United-Liverpool 2-1 ( 19′ Van Persie (M), 54′ Vidic (M), 57′ Sturridge (L))
Arsenal-Manchester City