Germania, gli Ultras vincono la prima battaglia

Il movimento ultras tedesco coglie la prima vittoria nei confronti dalla DLF (Deutsche Futball Liga). In Germania infatti i posti in piedi in curva non verranno aboliti come prevedevano le nuove regole, che ora sarà rivisto e ammorbidito con l’ingresso dei rappresentati delle tifoserie al tavolo delle trattative.

Il pacchetto di provvedimenti, di cui avevamo parlato in passato, doveva essere approvato il 12 dicembre scorso, ma la risposta compatta e unita di tutte le tifoserie tedesche – dalla Bundesliga ai campionati regionali – ha fatto fare marcia indietro alla federazione. Una protesta pacifica e silenziosa, ma non per questo meno efficace , che ha portato i vari gruppi ultras a restare in silenzio per i primi 12 minuti e 12 secondi delle ultime gare stagionali per esprimere il proprio dissenso nei confronti dell’aumento del costo dei biglietti e dell’inserimento di maggiori restrizioni per l’ingresso allo stadio sia in casa sia, sopratutto, in trasferta.

I prezzi infatti resteranno bloccati sui livelli di oggi – 11 euro un biglietto di curva, 190 euro un abbonamento – ancora per qualche anno, così come non verrà vietato l’ingresso di striscioni, tamburi e megafoni all’interno dell’impianto. Solo i fumogeni resteranno infatti banditi. Su tutto il resto – le famose norme di sicurezza che tanto avevano fatto infuriare le tifoserie ultras tedesche – invece si discuterà cercando un compromesso fra le parti.

La battaglia non è però finita e il movimento che si è ribattezzato 12:12 sul proprio sito internet chiede a tutti gli aderenti di non abbassare la guardia di fronte ai tentativi che la federazione e gli organi di sicurezza di mettere una stretta al movimento come accaduto in quasi tutto il resto d’Europa. «Urleremo di nuovo, volevamo essere ascoltati – si legge sul sito – e abbiamo ottenuto di partecipare alla discussione. Bene così».