Esclusiva Mp – Durante: “Napoli, Vargas è un fenomeno. Doria? Diventerà un grande”

Panoramica di calcio sudamericano con Sabatino Durante. Abbiamo contattato l’agente Fifa, molto attivo oltre Oceano, per scambiare quattro chiacchiere su giocatori “vicini” al nostro campionato.

Signor Durante, a lei risulta che la Roma abbia opzionato Fernando e Saimon nell’affare Marquinho?

Sinceramente non sono trattative che mi riguardano. Al più posso spiegarle che tipo di giocatore è Fernando.

Vada…

E’un centrocampista che cresce bene, soprattutto dal punto di vista tecnico. In prospettiva è sicuramente da grande squadra, quindi non mi meraviglierei se la Roma fosse davvero sulle sue tracce.

Saimon?

No comment. 

Restiamo nella Capitale allora: un giudizio sul campionato di Marquinhos e Castan?

Marquinhos si sta trovando bene perché ha un tecnico che esalta le sue caratteristiche. Lui è veloce e abile nei recuperi estremi, qualità importantissime con Zeman. Però, a mio avviso, con altri otto allenatori su dieci non giocherebbe: ricordiamoci che nel Corinthians, club campione del mondo, era la quinta riserva. 

E Castan?

Non mi sta entusiasmando. Vedete, un calciatore va sempre valutato in base al sistema di gioco in cui inserirlo. Lui, al contrario di Marquinhos, se la caverebbe meglio con allenatori più attenti alla fase difensiva. Del resto, se fossimo qui a parlare di due fenomeni la Roma non avrebbe una retroguardia così battuta…

A Napoli c’è un oggetto misterioso: Uvini…

Non è un oggetto misterioso, anzi, per me è un buon difensore. Il problema è che il Napoli lo acquistò quando pensava di vendere Federico Fernandez, trattativa poi non concretizzata. Ritrovarsi davanti cinque o sei compagni è difficile, per questo Uvini non sta giocando. Sono però convinto che abbia tutte le carte in regola per il modulo di Mazzarri.

Edu Vargas è diretto al San Paolo: farà la differenza nel calcio brasiliano?

Partiamo da un presupposto: Edu Vargas è un fenomeno, un giocatore straordinario. Nutrivo dei dubbi sul suo ambientamento in Italia sin da subito, per il semplice motivo che passare dallo stile di vita cileno a quello nostrano è tremendamente difficile. Sono due mondi opposti, per un ragazzo giovane può diventare addirittura traumatico il cambiamento. In Brasile ritroverà quella leggerezza, calcistica e non solo, che gli consentirà di mettere in mostra le sue enormi doti.

Robinho-Santos si può fare?

Se non ora, sicuramente a giugno. Robinho ha voglia di tornare in patria ma il Santos, che ha già ottimi calciatori, non è disposto a spendere più di tanto. Quando ero in Brasile pensavo fosse più facile questa trattativa rispetto a quella Pato-Corinthians, ma con i sudamericani nulla è scontato…

Una battuta su Pato?

Il Corinthians lo ha pagato 15 milioni e gli ha lasciato in mano il 40% del cartellino: una cifra notevole se pensiamo che il ragazzo è praticamente fermo da tre anni. L’intenzione del club è quella di alleggerire la sua massa muscolare perché il Milan, è inutile dirlo, sotto questo punto di vista lo ha devastato.

La Juve è vicina a chiudere per Doria…

E fa bene! Difensore del 94, molto fisico e atletico, con un futuro luminoso davanti a sé. Ovviamente avrà bisogno di sei mesi di apprendistato: ancora non può essere il titolare di una grande squadra. Ma diventerà un giocatore importante, più di Marquinhos del quale si parla benissimo qui in Italia.