Da inizio anno si vocifera di un ritorno di Djibril Cissé al Panathinaikos, squadra in cui ha mostrato il meglio di sé ed è entrato nei cuori di tutti i tifosi. Resta però difficile credere che questa parabola del figliol prodigo in salsa ellenica possa risultare plausibile e, piuttosto, sembra una vana speranza dei sostenitori ellenici, covata per credere in un futuro migliore, in un colpo di coda che smuova i trifogli dall’anonimato della metà classifica e li rilanci nel calcio che conta.
Il quotidiano “Sentra”, invece, sostiene che tutto ciò non sia un’utopia, anzi. Cissé avrebbe approvato, secondo quanto riportato dal giornale, un eventuale ritorno in verde, accettando la proposta di 700.000 euro fino a giugno. Resta però il fatto che l’attaccante francese non abbia ancora risolto il suo contratto con il QPR, cosa che potrebbe far prolungare la questione fino alle ultime ore di mercato.
Il problema maggiore è rappresentato però dalla domanda che molti in Grecia si pongono: dove andranno a trovare i soldi? Come vi avevamo già annunciato nei precedenti articoli, la dirigenza del Panathinaikos sta imbracciando il decespugliatore, al fine di ridimensionare il monte ingaggi, tetto massimo: non più di 400.000 euro e solo per i giocatori essenziali. Ciò ha provocato la fuga di Boumsong, Leto, Vyntra e Christodoulopoulos (ufficiale per i primi due, questione di pochi giorni per gli altri).
A quanto riportato, tutti i facenti parte dell'”Alleanza Panathinaikos” starebbero organizzando una colletta per racimolare l’ingente somma. Nikos Pateras (che tiene i contatti tra il francese e la società), Giannis Alafouzos e Andreas Vgenopoulos avrebbero messo sul piatto una cifra già vicina ai 400.000 euro.
Secondo “Sentra”, l’unico tassello ancora da sistemare sarebbe il contratto che lega Cissé alla squadra inglese. Resta da verificare se i toni trionfalistici dell’articolo siano effettivamente fondati. Fatto sta che un’altra avvincente telenovela è entrata nel palinsesto del calciomercato greco.