Piccoli giallorossi crescono. Giammario Piscitella e Federico Viviani, dopo le emozioni della passata stagione sotto la guida di Luis Enrique, si stanno svezzando rispettivamente a Genoa e Padova. Il primo è in odore di cessione, mentre il secondo resterà in terra euganea ed ha già legato con il nuovo allenatore. Abbiamo contattato l’agente dei due calciatori, l’avvocato romano Giovanni Ferro, per approfondire il momento vissuto dai suoi assistiti.
Avvocato, Piscitella sembra in procinto di cambiare aria: Modena è una destinazione possibile?
La società canarina è sicuramente interessata al giocatore, ma non è la sola. Su di lui ci sono molti club e credo che presto risolveremo la situazione.
Tutti questi club sono della cadetteria?
Giammario è in comproprietà tra Roma e Genoa, quindi è logico che in questa fase della stagione le richieste gli provengano solo dalla Serie B. I club di quella categoria si accontentano, per così dire, del prestito, mentre nel massimo campionato ciò sarebbe più difficile.
Il Crotone si è defilato o resta ancora in corsa?
I calabresi seguono il ragazzo sin dalla scorsa estate e, così come il Modena, rimangono vigili. Ma, mi creda, ci sono anche molte altre squadre il cui nome non è ancora venuto fuori.
Col senno di poi, vi siete pentiti di non aver accettato la Serie B già a luglio?
Non ci siamo pentiti perché, nonostante i minuti giocati da Giammario possono far pensare il contrario, il Genoa crede molto in lui. Per il momento Delneri stesso ha bloccato la sua cessione: domenica prossima non ci saranno Vargas e Jankovic, due esterni titolari, e non è da escludere che il ragazzo possa partire da titolare.
Tra l’altro Delneri, almeno in teoria, dovrebbe essere proprio l’allenatore giusto per un esterno offensivo…
Sicuramente. Il mister, in occasione della sfida contro il Bologna, lo ha mandato a scaldarsi ad inizio secondo tempo, dimostrando comunque di aver fiducia in lui pur non facendolo entrare. Rino Foschi, che non è il ds ad averlo scelto in estate, me ne parla sempre bene e ci ha fatto capire che una cessione in prestito non sarebbe una bocciatura.
Passiamo a Federico Viviani: si aspettava di vederlo più volte in campo con la maglia del Padova?
C’è un problema di fondo: Federico è stato spesso infortunato e non appena si riprendeva arrivava la Nazionale a sottrarlo al Padova. Tutte le volte in cui è stato a disposizione è regolarmente sceso in campo; l’esperienza veneta, finora, sta andando come ci aspettavamo.
Adesso ha un tecnico come Franco Colomba, colui che in passato lanciò Pirlo e Baronio…
Il primo impatto con il mister è stato entusiasmante: Federico mi ha detto che è una persona capace di mettere tutti a proprio agio. Questa è una cosa importantissima. Adesso il ragazzo aspetta solo di lavorarci a stretto contatto, visto che per varie vicissitudini non ha mai potuto farlo da quando Colomba è arrivato.
A Catanzaro, intanto, si sta imponendo Alessandro Orchi, altro prodotto del vivaio romanista…
Sono contento di poterlo finalmente elogiare. Parliamo di un ragazzo a mio avviso sottovalutato, un difensore del 93 che nel Catanzaro ha già indossato diverse volte la fascia da capitano. Ha un grande futuro.
Ce lo descriva…
Inizialmente ha faticato a trovare una maglia da titolare perché per un difensore l’ambientamento è sempre più difficile. Centrocampisti e attaccanti, tanto per intenderci, hanno meno problemi ad inserirsi in una nuova squadra. Lui è alto e longilineo, così mister Cozza gli ha impostato un lavoro muscolare che lo ha fatto crescere molto e adesso è un punto fermo nel 3-4-3 dei calabresi. Ricordiamoci che Orchi, proprio assieme a Viviani e Piscitella, ha vinto tutto con la Primavera della Roma.