Quattro volte Messi
La pulce argentina fa poker di “palloni d’oro” e riesce a vincere il prestigioso riconoscimento nonostante una stagione povera di gioie. L’eliminazione in Champions con la mancata qualificazione in finale e la sconfitta in Liga contro i rivali del Real hanno messo a serio rischio il suo primato, ma il mondo del calcio lo ha incoronato lo stesso, riconoscendolo come uno dei più forti giocatori di sempre. Eppure in una bacheca così ricca rimane sempre un buco pesante che stona con la classe del talentuoso attaccante blaugrana. Manca quel titolo iridato che in passato ha premiato altre due divinità del pallone: Pelè e Maradona. Sarà difficile vincerlo tra due anni in Brasile, terra ostile per chi è nato con il tango nel sangue; arduo anche perché tra i padroni di casa non c’è nessuna voglia di ripetere il “Disastro del Maracanã” soprattutto con gli avversari di sempre.
Intanto c’è chi in questi quattro anni ha dovuto accontentarsi dei restanti gradini del podio del pallone d’oro con la consapevolezza che l’assenza di Messi avrebbe permesso loro di raggiungere il vertice almeno per una volta. Il riferimento è chiaramente ai due compagni di squadra della pulce: Iniesta e Xavi, fulcro e genialità non solo del Barcellona, ma anche della nazionale spagnola, dominatrice in campo mondiale e europeo. Il Dio del calcio, però, ha saputo farsi perdonare, concedendo loro la possibilità di alzare in Sudafrica l’ambito Coppa disegnata dallo scultore nostrano Gazzaniga.
Quattro palloni d’oro o la gioia di vincere un titolo mondiale? Difficile scegliere visto che in entrambi i casi i protagonisti sono entrati di diritto nella storia di questo sport; e non siamo del tutto sicuri che Leo Messi sia disposto a barattare i quattro riconoscimenti con la gioia sudafricana. Certo con una carriera calcistica ancora lunga l’attaccante argentino cercherà in tutti i modi di riempire quello spazio vuoto alla voce “trofei vinti”.