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Floccari ispira, Hernanes realizza: Lazio batte Catania 3-0

 Una Lazio padrona del campo sconfigge 3-0 il Catania all’Olimpico, qualificandosi alle semifinali di Coppa Italia. Etnei volenterosi negli inizi delle due frazioni di gioco, e colpiti nei loro momenti migliori da Radu nel primo tempo e da Hernanes (due volte) nella ripresa.

BOMBER DI COPPE- Catania e Lazio vogliono vincere, vogliono la semifinale. Maran propone la formazione tipo, con il solo Marchese al posto di Capuano e Frison in luogo di Andujar. Petkovic opta per un turnover moderato, che serve a risparmiare Klose e Mauri, oltre che rilanciare un Candreva psicologicamente motivato. Il tecnico bosniaco prova una difesa a 3 con Biava, Cana e Radu. L’esperimento tattico è convincente; i biancazzurri ci mettono qualche minuto a carburare, giusto il tempo di rischiare grosso il gol dello svantaggio: al 5′ Izco sferra un destro dalla distanza che si stampa sul palo a Bizzarri battuto. Una fiammata isolata, quella del numero 13 etneo, con la Lazio che prende decisamente le redini del gioco. Floccari cerca in tutto e per tutto di fare il vice-Klose aggredendo la profondità. Da un suo assist nasce un’ottima occasione per Candreva, che di sinistro impegna Frison in angolo. Il centrocampista ex Parma è caricatissimo dal pesante gol segnato Sabato, ed entra in ogni azione, anche in quella del gol dell’1-0. Su un suo calcio d’angolo, Izco si addormenta e Radu spizza di testa in rete, vanificando il tentativo di chiusura di Bergessio. Secondo gol in stagione per il rumeno, che aveva segnato in Europa League contro il Maribor.

COLPO ACCUSATO- Neanche il gol laziale fa suonare la sveglia per i rossazzurri, che rimangono in balia del buon possesso palla dei padroni di casa, che potrebbero chiudere la pratica intorno al minuto 40; Floccari si presenta in area etnea, e incrocia con il destro, trovando un Frison attento. Un giro di lancette dopo, e la Lazio deve ringraziare la fretta di Bergessio, che chiude malissimo il diagonale di sinistro gettando alle ortiche una limpida occasione, propiziata da un’intelligente giocata di Barrientos.

CATANIA RINATO E PUNITO- La ripresa rivitalizza i siciliani, che rientrano in campo con ritrovata convinzione. Gomez sale sugli scudi e sfrutta la lentezza di Cana, ma i suoi assist vengono per sua sfortuna puntualmente sprecati. Prima Almiron apre troppo il piatto destro, mandando il pallone di poco alto, poi Bergessio, pescato solo in area, conclude troppo centrale con il sinistro, regalando a Bizzarri la possibilità di farsi immortalare dai fotografi. Sull’ancolo successivo sempre el Papu pesca Capuano solo in area, ma il terzino sinistro si produce in un colpo di testa sbilenco e impreciso. Le tante occasioni fallite vengono pagate a caro prezzo dagli ospiti, che subiscono il raddoppio all’ora di gioco: Floccari, molto ispirato, vince il duello di forza con Izco e serve Hernanes, che con il destro prolunga all’angolino, battendo inesorabilmente Frison. La Lazio beneficia del doppio vantaggio e gioca sul velluto, controllando agevolmente il ritmo del gioco. Grande cinismo da parte dei biancazzurri, abili sempre a colpire nei momenti migliori degli avversari. Il Catania ripone le armi, con la Lazio che trova il tris nei minuti di recupero. Ancora un imprendibile Floccari pesca Hernanes alle spalle della difesa rossazzurra; il Profeta mette a sedere Frison e insacca la sua doppietta, che vale il 3-0 definitivo.

GIOCATORI CHIAVE- La Lazio conduce in porto la partita con i suoi uomini insostituibili: la corsa di Gonzalez, la solidità di Biava e la regia di Ledesma non mancano mai; insieme alla grande prova di Floccari si traducono in una vittoria, su un Catania che invece ha visto venir meno i suoi elementi di spicco: Lodi spaesato e forse distratto dal mercato, Bergessio impreciso e appesantito da quel rigore fallito sabato, Barrientos nervoso all’inverosimile e in guerra con il mondo. Senza l’apporto di questi elementi cardine, il Catania poteva poco contro la concreta Lazio di questo periodo che, oltre a giocare un calcio affascinante, non difetta di cattiveria nel punire l’avversario. Esulta l’Olimpico, arriva la semifinale di Coppa Italia (contro la vincente di Juventus-Milan, ndr) e la vendetta, servita fredda, nei confronti degli etnei, che con quel 4-0 al Massimino hanno regalato la pagina più nera della storia dei capitolini in questa stagione.

Lazio-Catania 3-0 (1-0)

Lazio (3-4-2-1): Bizzarri; Biava, Cana, Radu (86′ Ciani); Cavanda (78′ Brocchi), Gonzalez, Ledesma, Lulic; Candreva (67′ Konko), Hernanes; Floccari. A disp.: Carrizo, Strakosha, Scaloni, Diakitè, Zauri, Kozak, Rozzi. All.: Petkovic.
Catania (4-3-3): Frison; Bellusci, Legrottaglie, Rolin, Capuano (84′ Ricchiuti); Izco, Lodi, Almiron; Barrientos (68′ Castro), Bergessio (83′ Doukara), Gomez. A disp.: Andujar, Terracciano, Potenza, Augustyn, Marchese, Salifu, Paglialunga, Keko. All.: Maran.
Arbitro: Celi di Campobasso.
Marcatori: 30′ Radu, 61′ e 91′ Hernanes.
Ammoniti: Bellusci, Bergessio, Rolin (C) e Brocchi (L) per gioco scorretto; Barrientos (C) per proteste.