Incredibile ma vero. Il campionato si riapre proprio al giro di boa. La Juventus cade in casa contro una Samp in 10, la Lazio batte il Cagliari e si porta a meno 5.
Dietro, il Napoli guidato da Cavani strapazza una Roma stanca e si porta al terzo posto, sfruttando le sconfitte di Inter (0-3 a Udine) e di Fiorentina (0-2 in casa contro il Pescara). Rimonta il Milan, che a San Siro ha la meglio, non senza difficoltà, del Siena.
Una sconfitta che riapre il campionato? Probabilmente no, ma occhio a non farci l’abitudine.
Dietro la Juve, la Lazio. I biancocelesti vincono una non facile partita contro il Cagliari, che prima della sosta aveva fatto soffrire fino alla fine anche la capolista. Sau segna ancora e mette i brividi ad una squadra che questa volta non può e non riesce ad affidarsi a Hernanes e Klose, in giornata no. Negli ultimi 15 minuti ci pensa Petkovic però a ribaltare il risultato, cambiando modulo in un 3-4-3 che permette ai capitolini di conquistare 3 punti fondamentali. Non sarà la vera anti-Juve (non per altro, ma perché non c’è), ma questa Lazio è una squadra solida.
Nella corsa all’ultimo posto Champions continuano i ribaltoni. Prima il Napoli, poi la Fiorentina, poi l’Inter e infine la Roma. Tutte e 4 sono sembrate in grado di far proprio il terzo posto e tutte, invece, hanno palesato poca continuità. Stavolta è il turno di Inter, Fiorentina e Roma a perdere, con gli uomini di Zeman annichiliti dal Napoli al San Paolo.
La tripletta del Matador non inganni, il Napoli ha giocato (bene) come sa fare: aspettando la Roma e ripartendo in contropiede. Sono le condizioni migliori per gli uomini di Mazzarri, molto più in difficoltà contro una squadra che si chiude e si sa difendere.
Come detto, cadono anche Fiorentina e Inter. Ma se per i toscani, almeno fino al primo gol del Pescara, la sconfitta è stata immeritata (basta contare le parate determinanti di Perin – davvero bravo), per l’Inter il tracollo è stato totale. Le occasioni avute nel secondo tempo con Jonathan e Palacio sul risultato di 0 a 0 non ingannino, il gioco dei nerazzurri, specie se manca una punta vera che dà profondità, latita. L’Udinese ha colpito con le ripartenze, trovando impreparata una difesa già in emergenza e priva anche di Juan Jesus, espulso.
Strama, male male.
Altrimenti, nonostante questo El Shaarawy, il settimo posto è il risultato più probabile.