Home » Il punto sulla Serie A: giornata 19

Incredibile ma vero. Il campionato si riapre proprio al giro di boa. La Juventus cade in casa contro una Samp in 10, la Lazio batte il Cagliari e si porta a meno 5.
Dietro, il Napoli guidato da Cavani strapazza una Roma stanca e si porta al terzo posto, sfruttando le sconfitte di Inter (0-3 a Udine) e di Fiorentina (0-2 in casa contro il Pescara). Rimonta il Milan, che a San Siro ha la meglio, non senza difficoltà, del Siena.

buffon o-L-1La Serie A, al ritorno dopo la sosta invernale, ha trovato le sorprese dell’Epifania. La più clamorosa, quella che fa più sensazione, è l’impresa (perché di impresa si tratta) della Sampdoria allo Juventus Stadium contro i bianconeri. Gli uomini di Conte, nonostante fossero in vantaggio sia di realizzazioni (1 a 0) che numerico (11 vs 10), si sono fatti prima raggiungere e poi superare da Mauro Icardi, con la complicità di Buffon. Prima sconfitta per la Juventus con Conte in panchina, ma, errori di Buffon a parte, i campioni d’Italia non sono sembrati la solita squadra affamata di vittorie.
Una sconfitta che riapre il campionato? Probabilmente no, ma occhio a non farci l’abitudine.

Dietro la Juve, la Lazio. I biancocelesti vincono una non facile partita contro il Cagliari, che prima della sosta aveva fatto soffrire fino alla fine anche la capolista. Sau segna ancora e mette i brividi ad una squadra che questa volta non può e non riesce ad affidarsi a Hernanes e Klose, in giornata no. Negli ultimi 15 minuti ci pensa Petkovic però a ribaltare il risultato, cambiando modulo in un 3-4-3 che permette ai capitolini di conquistare 3 punti fondamentali. Non sarà la vera anti-Juve (non per altro, ma perché non c’è), ma questa Lazio è una squadra solida.

Nella corsa all’ultimo posto Champions continuano i ribaltoni. Prima il Napoli, poi la Fiorentina, poi l’Inter e infine la Roma. Tutte e 4 sono sembrate in grado di far proprio il terzo posto e tutte, invece, hanno palesato poca continuità. Stavolta è il turno di Inter, Fiorentina e Roma a perdere, con gli uomini di Zeman annichiliti dal Napoli al San Paolo.

cavani napoliIl Napoli, più che Cavani (che ha siglato una tripletta) e Pandev, autori di una partita formidabile, deve ringraziare la precaria condizione e tenuta fisica di una Roma ancora evidentemente sballottata dai due voli intercontinentali nel giro di 5 giorni. Se poi ci aggiungiamo che Destro al momento non vale Osvaldo e che Goicoechea non ha fatto una parata mentre De Sanctis si è superato in tre occasioni, abbiamo il risultato finale di 4 a 1.
La tripletta del Matador non inganni, il Napoli ha giocato (bene) come sa fare: aspettando la Roma e ripartendo in contropiede. Sono le condizioni migliori per gli uomini di Mazzarri, molto più in difficoltà contro una squadra che si chiude e si sa difendere.

Come detto, cadono anche Fiorentina e Inter. Ma se per i toscani, almeno fino al primo gol del Pescara, la sconfitta è stata immeritata (basta contare le parate determinanti di Perin – davvero bravo), per l’Inter il tracollo è stato totale. Le occasioni avute nel secondo tempo con Jonathan e Palacio sul risultato di 0 a 0 non ingannino, il gioco dei nerazzurri, specie se manca una punta vera che dà profondità, latita. L’Udinese ha colpito con le ripartenze, trovando impreparata una difesa già in emergenza e priva anche di Juan Jesus, espulso.
Strama, male male.

Bojan Milan PPNon gioca meglio ma almeno porta a casa i tre punti l’altra squadra di Milano, il Milan di Allegri. Contro il Siena, dopo un primo tempo “horror” in cui i pochi tifosi presenti a San Siro hanno fischiato i rossoneri, c’è voluto l’ingresso di Bojan per raggiungere la vittoria. Lui ed El Shaarawy i migliori, oltre a De Sciglio schierato centrale. I 5 punti di distanza dall’Inter non ingannino, la rosa del Milan ha bisogno di ritocchi a centrocampo e in difesa per provare almeno a lottare per l’Europa.
Altrimenti, nonostante questo El Shaarawy, il settimo posto è il risultato più probabile.