Dopo l’abbuffata sportiva della scorsa estate (con Europei e Olimpiadi come eventi clou) ci siamo abituati troppo bene; il 2013, come ogni anno dispari, non ci riserva alcun evento di questa portata. Ma è proprio così?
Tanto per cominciare (anzi: per finire), c’è almeno una eredità della scorsa estate: dopo le qualificazioni nel 2012, la nazionale italiana di pallacanestro si è qualificata per gli europei chr si terranno in Slovenia a settembre. C’è rinnovata attesa per gli azzurri: i tre NBA dovrebbero esserci, Datome ha già dimostrato di saperci trascinare, e il nostro giocatore naturalizzato potrebbe essere il playmaker Travis Diener. Aspettative che possono farci male: non dimentichiamoci che la volta precedente, in Lituania, siamo usciti male, con Pianigiani capace di chiamare un time-out solo per insultare i suoi, nella (vana) speranza che reagissero. Siamo arrivati quintultimi.
Ma l’estate sarà piena di mesi caldi: si parte a giugno, con gli Europei Under21 in Israele e poi la Confederations Cup, occasione unica per ammirare il progetto di Prandelli contro le squadre più forti del globo; e per chi non si accontentasse c’è l’Europeo di basket femminile in Francia, oppure i Giochi del Mediterraneo in Turchia.
Sempre in Turchia, a cavallo tra giugno e luglio, si svolgerà il Mondiale Under20, ma forse per allora saremo troppo distratti dall’ennesima impresa di Roger Federer a Wimbledon. Luglio: Universiadi in Russia, Europei di calcio femminile in Svezia (ve ne parleremo domenica). Agosto: campionati del mondo di atletica leggera (ancora in Russia), il già citato Europeo di pallacanestro, per chiudere con i due Europei di pallavolo: prima le ragazze in Germania e Svizzera, poi gli uomini in Polonia e Danimarca.
Quindi: a dispetto dell’anno dispari, le occasioni di grande sport non mancano (anche perché non abbiamo citato molte altre manifestazioni); il punto, piuttosto, è un altro: i mezzi di comunicazione daranno il giusto risalto a tutto questo bendidio? Perché, si sa, l’enfasi di un’Olimpiade è tanto grande quanto è facile, spenta la torcia, dimenticarsi completamente degli atleti e degli sport minori che in quei 20 giorni ci hanno fatto sognare. Chi segue ancora il curling, che a Torino 2006 era diventato una moda? Come si chiamava la nostra punta di diamante? (Ve lo dico a memoria: Joel Retornaz.)
Tanti eventi e tante storie da seguire (con MondoPallone, ovviamente). E, soprattutto, oltre a tutti questi eventi ci sarà il calciomercato: e di questo vi parlerà domani, nel quarto editoriale dedicato all’anno che verrà, il nostro Direttore, Alessio Milone.