Pro-Patria-Milan, dura presa di posizione dei vertici della Lega Pro
La Lega Pro e i suoi principali rappresentanti hanno voluto esprimere piena solidarietà al Milan, condannando gli autori degli episodi di razzismo accaduti oggi nel corso dell’amichevole contro la Pro Patria.
Il direttore Generale Francesco Ghirelli si è rivolto direttamente ai calciatori del Milan: “Cari Ambrosini e Allegri, sono terribilmente colpito da ciò che vi è capitato, poco fa, nella partita con la Pro Patria. Ho apprezzato le parole che avete rivolto al club, composto da persone perbene. Noi della Lega Pro condividiamo la scelta operata di sospendere l’amichevole. Non si può e non si deve tollerare nessun insulto razzista, segno di una subcultura di gente senza intelligenza e senza carattere. Sono dei vigliacchi repressi e non meritano alcun rispetto, vanno isolati, condannati. Mi auguro che chi ha visto trovi l’orgoglio per denunciare con nomi e cognomi. Quando tornerete a giocare in amichevole con la Pro Patria, noi dirigenti della Lega Pro ci saremo per rimarcare dalla parte di chi stiamo, con il calcio, con i calciatori di qualunque razza, credo religioso, con le famiglie e i tifosi veri.
Nei nostri campi prima della partita, si suona l’inno “la nostra canzone”, di Mogol e Prudente. Ascoltatela attentamente, è un inno all’Italia che vogliamo, è un segno di speranza per un mondo senza divisioni, senza razzismo e per un calcio bello, gioioso, pulito, senza frontiere. Vi assicuro che la lotta al razzismo, ieri era forte e da oggi diventerà ancora più decisa. Un abbraccio da tutti noi”.
Dure, invece, le parole del presidente Macalli, che giudica la vicenda negativa per l’immagine dell’intera Lega Pro: “Quanto è successo oggi è da condannare. Seguiremo con il nostro ufficio legale la vicenda, acquisendo la documentazione necessaria. Nel caso in cui i responsabili dei cori razzisti vengano rintracciati (anche attraverso l’utilizzo delle telecamere a circuito chiuso) la Lega, quale parte offesa, si costituirà parte civile nei confronti di coloro che si sono resi responsabili di simili comportamenti, che danneggiano l’immagine della Lega Pro e del sistema calcio. Già in passato la Lega Pro ha ottenuto, dal Tribunale ordinario, una pronuncia di condanna al risarcimento del danno nei confronti di tifosi (o presunti tali) che avevano messo a ferro e fuoco uno stadio e pertanto, in prima fila in questa lotta contro la violenza fisica e morale, la Lega Pro non intende più tollerare queste forme di aggressione che minano la sicurezza e la gioia nel praticare lo sport del calcio”.