Vladimir Petković, tra i tecnici rivelazione del campionato, analizza il percorso che intende fare insieme alla società per rendere la Lazio una delle squadre più competitive in Italia, in grado di far bella figura anche in Europa. In un’intervista rilasciata a Panorama dichiara: “In tempo di crisi deve cambiare la mentalità: puntare più sul gruppo che sugli individui. Oggi i giocatori di classe si pagano diverse decine di milioni e sono pochi i club che possono permetterseli. Perciò si deve anzitutto cercare di utilizzare al meglio le risorse a disposizione e guardare al domani. Noi abbiamo buone potenzialità, ma forse anche una rosa con qualche giocatore di troppo. Un’attenta attività di scouting e una buona pianificazione possono aiutare la squadra a rafforzarsi e crescere ancora a costi sostenibili, soprattutto con i giovani“.
Per quanto riguarda il difficile rapporto con Zarate, ormai più che compromesso, il tecnico biancoceleste non ha dubbi su chi sia il responsabile: “La rottura con Zarate? Penso che sia colpa sua. Per tre mesi ho tentato in tutte le maniere di coinvolgerlo. Forse è una sconfitta anche per me. Qualcuno ha detto che sia stata la società a impormi certe scelte tecniche. Ma non è vero. Per me più importante di tutto è il collettivo. Lotito in politica? Il presidente ha il talento per fare anche questo“.