Cagliari, lavoro a testa bassa
Serrare le fila, stare coi compagni, non pensare a nient’altro. Arduo il compito del Cagliari in questa coda di 2012, considerata la scomoda posizione in classifica (quartultimo posto, 16 punti i 18 gare) e i problemi societari recentemente emersi. Il centro di allenamento di Assemini, da sempre, riesce a ricaricare le pile dei rossoblù, ma certo in vista della trasferta dell’Epifania a Roma (sponda Lazio) il gioco si fa duro.
La formazione di Petković dimora da gran tempo nell’harem del calcio italiano, forte adesso dei suoi 36 punti, prima inseguitrice di una Juventus che di farsi inseguire non ha in realtà troppa voglia. Per gli isolani, un compito che spaventa ma deve creare stimoli, se è vero che Pulga è “stufo di stare a 16 punti“, come dichiarato.
Ieri doppia seduta per Nainggolan e compagni. In mattinata riscaldamento e lavoro atletico, per preparare la sfida nella capitale. Nel pomeriggio, spazio per la tattica, schema che verrà seguito anche nella giornata di oggi. Mancava il solo Thiago Ribeiro, in Brasile – come riferisce il sito ufficiale del club di Viale La Playa – per un permesso personale.
La questione stadio? Inizia ad essere stancante, per i tifosi non solo isolani. Come riferito ieri da La Nuova Sardegna, da parte della società non manca la volontà di risolvere l’impasse, ma “Il tempo è scaduto. La cabina elettrica (di competenza dell’amministrazione civica) è stata completata. Ma, dall’indomani dell’inchiesta della magistratura, tutto si è bloccato“. L’obiettivo è Cagliari-Genoa, scontro salvezza del 13 Gennaio, per vendicare lo 0-2 di Marassi. Chi vivrà, vedrà.
Chiederemo al comune di Quartu se può terminare i lavori di sua competenza. In caso contrario abbiamo un progetto alternativo (Ivan Paone, responsabile comunicazione Cagliari Calcio, La Nuova Sardegna)