Cagliari Shock, la squadra lancia un grido d’allarme
Il 2012 del calcio italiano si chiude con il messaggio lanciato quest’oggi dal direttore generale del Cagliari, Francesco Marroccu, sul sito ufficiale del club sardo. La società denuncia una situazione economica grave, viziata da debiti non pagati, mancati aiuti e problemi legati all’utilizzo dell’impianto di gioco. Problemi che potrebbero obbligare Cellino a vendere alcuni dei suoi pezzi pregiati per evitare il fallimento.
Marroccu nel suo comunicato torna anche sulla questione del mancato progetto del nuovo stadio: “Il Cagliari aveva investito più di 10 milioni di euro per lo stadio di Elmas: tutto bloccato; altri 8 milioni a Quartu e non abbiamo ancora un resoconto finale; aggiungiamoci il pignoramento degli introiti Sky operato dal Comune di Cagliari per i presunti debiti datati anni ’70 e ’80 che il presidente Cellino aveva iniziato a estinguere e che la Regione non ha ancora onorato i suoi impegni di sponsorizzazione degli ultimi due anni. Il risultato di tutto questo è che il Cagliari adesso si trova in difficoltà e si sente abbandonato da tutti. Per la prima volta ha problemi a pagare gli stipendi. Il presidente è stanco di lottare contro i mulini a vento e si chiede il motivo di tanto ostracismo decretato un po’ da tutte quelle forze che invece dovrebbero sostenerci. “L’assalto alla diligenza è già partito, la tentazione di rinunciare a uno dei giocatori più richiesti c’è. Dobbiamo consideriamo che il presidente Cellino quest’estate non ha esitato a stracciare un contratto di 15 milioni di euro già firmato con un club russo per la cessione di Astori e ha persuaso, Nainggolan, d’accordo con lui, a proseguire insieme l’avventura in rossoblù. Non sarà facile adesso trattenere i big”.
Ora per i tanti tifosi rossoblu ci sarà da attendereil 3 gennaio, giorno in cui sarà prevista una riunione tecnica per risolvere le ultime problematiche legate a Is Arenas. Nel frattempo Marroccu e Cellino invocano la Regione Sardegna al pagamento delle sponsorizzazioni dovute per permettere il pagamento degli stipendi: “Portiamo il marchio della Sardegna in tutta Italia, il Cagliari è un orgoglio per tutta la nostra isola, Purtroppo non è stata data ancora una risposta alle nostre sollecitazioni”