Alla vigilia del Natale il giudice sportivo di serie B ha fatto un gradito regalo al Varese e a tutti i suoi tifosi, evitando una chiara ingiustizia sportiva.
Nel corso dell’ultimo match di campionato, che ha visto i biancorossi impegnati sul campo del Crotone, Fabrizio Grillo, difensore del Varese ed ex di turno, era stato espulso nei concitati minuti di recupero per aver dato un calcio a un avversario. Un fallo di reazione giudicato come comportamento antisportivo e meritevole a norma di regolamento del cartellino rosso diretto. L’immediato ricorso della società lombarda con tanto di prova tv, però, ha permesso di visionare attentamente le immagini e fare luce sull’episodio, scagionando totalmente il calciatore. Evitata dunque la squalifica di Grillo per il turno del 26 dicembre, quando il Varese disputerà il derby lombardo con il Brescia.
La prova tv colpisce ancora, rilanciando nuovi validi argomenti per tutti coloro che da sempre invocano la necessità della moviola in campo. Una battaglia che giorno dopo giorno sembra acquisire nuovi adepti, convinti forse dalle eccessive sviste arbitrali, talvolta molto più difficili da sbagliare. “Moviola in campo: si o no?” un tema caldo e sempre attuale; ne abbiamo già parlato in passato e in futuro sicuramente scatenerà nuove polemiche per casi simili a quelli capitati a Fabrizio Grillo.
E’ difficile dar pienamente ragione a una delle due fazioni contrapposte: da una parte c’è chi è favorevole perché stufo di torti arbitrali, frutto non della malafede ma dell’umanità di un arbitro, anch’esso essere umano e come tale capace di sbagliare; dall’altra la paura di chi vede il proprio passatempo preferito vittima delle nuove tecnologie, delle pay-tv e di un business spasmodico e teme che questa innovazione possa snaturarlo. In questi casi la soluzione migliore potrebbe essere la classica via di mezzo, ma in questo caso è veramente difficile pensare a un qualcosa che possa acontentare le esigenze di entrambe le parti. Per il momento sta vincendo la fazione del no, ma è un regno che scricchiola, minacciato da rigori inesistenti o fuorigioco non visti.