Top e flop della 18a giornata di Serie A
I migliori e i peggiori della 18a giornata di Serie A, l’ultima del 2012. Torna Jovetic, si rivedono Matri e soprattutto De Rossi, che rispolverato titolare da Zeman guida una sontuosa Roma annichilire un disastroso Milan.
TOP
Alessandro Matri: ci voleva la sua ‘ex’ per risvegliare l’istinto del gol. Entra dalla panchina e trasforma nella vittoria dell’ennesimo allungo in classifica la clamorosa sconfitta che stava maturando con il Cagliari, la cui porta pareva stregata. Non evidentemente per un opportunista nato come lui. Mitra-Matri fa bum-bum.
Stevan Jovetic: risolti definitivamente i guai fisici, è subito tornato il faro di una Fiorentina sempre più lanciata verso le zone nobili della classifica. Il 3-0 di Palermo è un’importante dimostrazione di forza della banda di Montella, con il montenegrino a fare la parte del leone: doppietta con tanto di pregevole cucchiaio su rigore. Bentornato.
Daniele De Rossi: a giocar bene è stata tutta la Roma, ma è giusto ‘premiare’ Capitan Futuro per il momento particolare che sta vivendo. Schierato centrale nel centrocampo a tre di Zeman, offre una prestazione impeccabile condita dall’assist a Lamela in occasione del 3-0. La risposta migliore allo stesso Zeman e a chi lo dava già lontano da Roma a gennaio.
FLOP
Milan: inutile fare un nome piuttosto che un altro. A toppare è stata tutta la squadra. Se perfino El Shaarawy sbaglia davanti al portiere, vuol dire che non è proprio serata. La batosta dell’Olimpico ridimensiona ancora una volta il Diavolo, che dopo la bella serie utile stava riaccarezzando sogni europei. La reazione finale, oltretutto favorita dall’espulsione troppo severa di Marquinhos da parte di Rocchi, non fa testo.
Marko Livaja: incredibile il suo errore sottoporta al minuto 90 di Inter-Genoa, oltre che pesante come un macigno. Il suo tap-in strozzato dal palo costa ai nerazzurri due punti e il secondo posto in classifica. Un errore simile l’aveva commesso anche in Europa League col Neftchi, dove peraltro segnò anche una doppietta. Questo è infinitamente più grave. Se aveva una chance di diventare il vice-Milito, se l’è giocata malissimo.
Antonio Damato: un arbitro che applica la legge della compensazione, in genere, sbaglia due volte. Lui sbaglia molto di più. Murru meriterebbe l’espulsione più di Astori, il rigore negato ad Asamoah, per dirla alla Bobo Vieri, è più rigore dei due concessi messi assieme. La distribuzione generale dei cartellini è troppo casuale per pensare che riesca a tenere in pugno la partita. Insomma, un disastro.