Ecco le sue dichiarazioni: “Onestamente penso che l’idea ce l’ho, però sarei un presuntuoso se in 4 giorni vi dissi che avessi capito tutto. Non posso stravolgere completamente il loro modo di giocare. Non so se metterò qualche piccola modifica, però non penso di cambiare radicalmente. Ho bisogno del riscontro del campo. Dalla partita di domani non mi aspetto che giochino come voglio io, penso che col tempo questo potrà avvenire. Ho visto grande disponibilità da parte di tutti, sono stato accolto molto bene dalla squadra. Mi auguro di ripagare questa fiducia: dalla società lo sapevo, dai tifosi non me l’aspettavo così bella. Domani mi auguro che la mia squadra cerchi di giocare a calcio soprattutto con la massima intensità. Non vorrei che giocassero una partita e che escano con la maglia sudata, anche negli errori”.
“Ai ragazzi ho detto che mi vengo a mettere a loro disposizione a patto che loro si mettano a parte della mia squadra: ovvero la Samp. Io vado in difficoltà quando un giocatore cura i suoi interessi personali a scapito della squadra. Io accetto la sconfitta ma non la mancanza di spirito nei confronti della squadra e dei compagni. Non voglio che si mettano a mia disposizione ma a disposizione della squadra. E’ una squadra che la classifica, e soprattutto il trend di questi anni, dice che con lo stesso organico dell’anno scorso è arrivata quarta. Significa che è una delle squadre più forti d’Italia. Bisogna avere la giusta arroganza degli umili. Lazio? Penso che mi vogliano bene, ma in questo momento c’è solo la Samp. Sarò più emozionato della mia prima panchina alla Samp, che del fatto che affronto la Lazio. Non sono uno che si aspetta qualcosa anche perchè non ho dato nulla a loro. Io per quello che hanno fatto devo solo che ringraziarli. Tenterò anche l’intentabile per dare un gioco, uno spirito a questa squadra“.