Top e flop della 16a giornata di Serie A

I migliori e i peggiori della 16a giornata di Serie A. Un Super Totti stende la Fiorentina e ‘vede’ Nordahl, Sorrentino e Gillet agli antipodi nella giornata (poco) luci e (molto) ombre dei portieri.

 

TOP

Francesco Totti: nella serata luminosa dell’Olimpico, la sua è la stella che brilla di più. Trasforma in oro l’invito di Destro, mentre la doppietta è gentile omaggio di Viviano. Infine, dopo essere salito a quota 221 gol in A e avvicinato (-4) a Nordahl, è lui a regalare a Osvaldo con un assist sublime il pallone che manda definitivamente al tappeto una Fiorentina tutt’altro che arrendevole. Intramontabile.

Freddy Guarin: nel freddo di San Siro, lui è subito caldo e gela il Napoli interpretando al meglio lo schema ‘Strama’ coniato con la complicità di Cassano. Poi serve a Milito l’assist del raddoppio. In mezzo ai due lampi c’è la solita preziosa sostanza a centrocampo. Uno con le sue caratteristiche è irrinunciabile per questa Inter e Stramaccioni lo ha capito. Al punto da accantonare il tridente che tanto aveva fatto male alla Juve.

Stefano Sorrentino: non si contano i miracoli che il portiere del Chievo ha sfornato nella fortunata trasferta di Cagliari. Cinque, sei, sette, forse otto. Porta chiusa a doppia mandata ai vari Pinilla, Sau e compagnia. Che poi ad affondare i sardi ci hanno pensato le due bocche da fuoco Paloschi e Thereau. La sua prestazione da Superman risalta ancora di più in una giornata nel complesso deludente per i portieri.

 

FLOP

François Gillet: giornata sfortunata per i portieri, dicevamo. Almeno tre le prestazioni da dimenticare. Sicuramente quelle di Viviano e Frey, ma la maglia nera spetta all’estremo difensore del Torino che regala due dei quattro gol al Milan (il terzo invece è un regalo di Romeo che non vede un fallo netto di Pazzini). Prima trasforma in un comodo assist per la testa di Nocerino un cross senza pretese di El Shaarawy, poi è lo stesso faraone a beneficiare di una sua papera per mettere a segno il sigillo numero 13 in campionato.

Gokhan Inler: stecca la prova del nove dopo una serie di prestazioni convincenti, nelle quali sembrava finalmente tornato quello ammirato ai tempi di Udine. E’ il vero perdente della battaglia a centrocampo di San Siro e nell’unica occasione in cui riesce a liberare il tiro, Handanovic gli dice di no. La sostituzione con Dzemaili è la bocciatura definitiva della serata. Rimandato. Al prossimo esame di maturità.

Michel Morganella: la sua espulsione, abbastanza ingenua, è il colpo di grazia per le speranze del Palermo, colpito in precedenza da Lichtsteiner. Pensandoci bene il centrocampista svizzero è un po’ come i rosanero in questo momento: a lunghi tratti giocano alla pari con avversari anche più quotati, ma alla minima disattenzione vanificano tutto.