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Superliga danese: il bilancio prima della pausa invernale

Con le partite della 20/a giornata del campionato giocate nel week end, il 2012 del calcio danese cala ufficialmente il sipario, preparandosi alla lunga pausa invernale. Come accade in molti paesi dell’Europa continentale, infatti, i mesi più freddi dell’anno rappresentano una sorta di “letargo” dal quale ci si risveglierà solamente a 2013 inoltrato. E’ questa, dunque, la giusta occasione per analizzare cos’è successo finora e capire quali potranno essere i risvolti di un campionato che riprenderà il prossimo 3 marzo.

Come detto, sono state 20 le giornate disputate a questo punto della stagione nella Superliga danese; più di metà campionato (33 giornate in totale, n.d.r.) se n’è andato: un torneo sin qui letteralmente dominato da una sola squadra, l’FC Copenhagen. La formazione biancoblu della capitale ha preso quasi immediatamente in mano le redini del campionato, chiudendo con un vantaggio di ben 12 punti la prima parte dello stesso. Un’ascesa, quella dei leoni guidati dal bomber Cornelius, che ha trovato fin qui poche resistenze da parte delle altre candidate al titolo, come dimostra il netto 4-1 inflitto ai campioni in carica del Nordsjælland.

Superliga decisamente altalenante per i giallorossi, cominciata con una vittoria, ma condotta in maniera scostante; un andamento che ha permesso all’FC di guadagnare già un vantaggio considerevole, favorito dai tanti alti e bassi degli euroavversari della Juventus. Certo, l’avventura in Champions League dei ragazzi di mister Hjulmand ha forse influenzato il cammino sin qui disputato dal Nordsjælland, ma questo non basta a giustificare un distacco così elevato dopo sole 20 giornate di campionato per una squadra che sembra aver gettato la spugna.

Alle spalle delle due battistrada è stata lotta tra alcune formazioni, che si sono alternate nelle posizioni di vertice, giocando a tratti anche un buon calcio. E’ il caso ad esempio del SønderjyskE: la squadra di Haderslev è stata la vera rivelazione di inizio anno, ergendosi a prima della classe per alcune settimane; un regno effimero tuttavia per i biancoblu, che dopo l’exploit iniziale hanno attraversato un periodo decisamente negativo, piombando nella zona medio bassa della graduatoria. Discorso inverso, invece, per l’Aalborg.

I biancorossi hanno cominciato in sordina per poi uscir fuori alla distanza. Tuttavia, come successo al Nordsjælland, anche la formazione di mister Pehrsson ha vissuto una Superliga altalenante, in cui ha perso più volte l’occasione di lottare a pieno regime con la capolista FC Copenhagen. Stesso dicasi per l’Aarhus: ai bianconeri non sono bastati i gol del super cannoniere islandese Jóhannsson per condurre fin qui un campionato di vertice, restando impantanati nell’anonimato del centro della classifica.

In zona retrocessione, infine, Brøndby, Silkeborg ed Esbjerg si giocheranno la permanenza nella massima serie danese anche alla ripresa del campionato, anche se proprio l’Esbjerg ha dimostrato finora di avere qualcosa in più rispetto alle altre due, rendendosi protagonista di una rimonta importante nelle ultime giornate che le hanno garantito, al momento, la matematica salvezza.

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