Una Lazio scialba e un Bologna poco ispirato danno vita a una partita soporifera che non riscalda gli animi degli infreddoliti spettatori. Il punto serve più al Bologna che alla Lazio che perde l’occasione di avvicinare le prime tre in classifica. Nel finale Petkovic prova a rischiare un Klose in non perfette condizioni fisiche ma neanche l’ingresso del tedesco accende la gara.
TANTO FREDDO, POCHE EMOZIONI – Nel Bologna l’unica sorpresa è la presenza del danese Sorensen, in dubbio fino all’ultimo, che gioca al posto di Morleo. In avanti Gilardino è supportato da Diamanti e Kone. La Lazio è orfana del suo bomber Miroslav Klose che non è ancora al meglio e si accomoda in panchina. A guidare l’attacco è Kozak. Marchetti, invece, ha recuperato ed è lui e non Bizzarri a difendere i pali. La prima emozione la regala Diamanti che con un sinistro al volo sfiora il palo alla destra di Marchetti. Hernanes ci prova con un paio di conclusioni dalla distanza ma la traiettoria centrale aiuta Agliardi nell’intervento. Nella Lazio è Candreva il più attivo: un suo inserimento mette in difficoltà la difesa felsinea, è Agliardi a metterci una pezza deviando il suo tiro ravvicinato in angolo. La partita stenta a decollare, il gioco è farraginoso e interrotto da continui falli a centrocampo. Le due squadre non riescono a imbastire azioni pericolose e si affidano al tiro dalla distanza con risultati modesti: all’elenco si aggiungono Diamanti e Candreva che scaldano i guantoni dei due infreddoliti portieri (si gioca sotto lo zero). Il Bologna lascia l’iniziativa agli ospiti che, una volta arrivati sulla trequarti, non trovano sbocchi offensivi. La scarsa vena di Hernanes e l’assenza di Klose si fanno sentire. La migliore occasione da gol arriva allo scadere dei 45 minuti con Biava che anticipa tutti in area felsinea e si vede negare la soddisfazione del vantaggio da uno straordinario intervento di Agliardi.
ENTRA KLOSE MA DOMINA LA NOIA – La ripresa si apre con una buona occasione per Taider che tarda a tirare e si lascia rimontare dalla difesa biancoceleste. La Lazio non riesce a rendersi pericolosa e Petkovic manda a scaldare Klose. Guarente, appena subentrato al posto di Perez, sfiora il gol con un tiro da lunga distanza. Gli attacchi sono asfittici, dalle fasce non arrivano rifornimenti e non si registra un cross che sia uno ben calibrato. Insomma, in campo c’è troppa poca qualità e le emozioni latitano. A un quarto d’ora dalla fine Petkovic tenta il tutto per tutto: toglie Candreva e inserisce Klose. La mossa non sortisce alcun effetto. Klose tira in porta solo una volta e in modo non pericoloso. Nel finale la Lazio resta in dieci per l’espulsione di Kozak, reo di un intervento da tergo a centrocampo. Un fallo di generosità ma alquanto stupido. Tuttavia il Bologna non ne approfitta, anche per merito di Marchetti che si tuffa e toglie dall’incrocio dei pali un gran tiro di Pasquato dai 30 metri.
BOLOGNA-LAZIO 0-0
Bologna (4-3-2-1): Agliardi; Motta, Antonsson, Cherubin, Sorensen; Perez (47° Guarente), Krhin (85° Pasquato), Taider; Diamanti, Kone (80° Morleo); Gilardino. A disp. Stojanovic, Abero, Carvalho, Garics, Pulzetti, Pazienza, Paponi. All. Pioli.
Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Cavanda, Biava, Ciani, Radu; Ledesma; Candreva (77° Klose), Gonzalez (68° Lulic), Hernanes, Mauri (93° Onazi); Kozak. A disp. Bizzarri, Carrizo, Diakitè, Scaloni, Cana, Rozzi. All. Petkovic.
Arbitro: Damato.
Reti: nessuna.
Note: Ammoniti Guarente, Sorensen (B); Cavanda, Kozak (L). Espulso Kozak all’87° per doppia ammonizione.