Super League svizzera: il bilancio prima della pausa invernale
Con le partite degli ottavi di finale della coppa nazionale giocate nel week end, il 2012 del calcio svizzero cala ufficialmente il sipario, preparandosi alla lunga pausa invernale. Come accade in molti paesi dell’Europa continentale, infatti, i mesi più freddi dell’anno rappresentano una sorta di “letargo” dal quale ci si risveglierà solamente a 2013 inoltrato. E’ questa, dunque, la giusta occasione per analizzare cos’è successo finora e capire quali potranno essere i risvolti di un campionato che riprenderà il prossimo 10 febbraio.
Sono state 18 le giornate disputate a questo punto della stagione nella Super League svizzera; metà campionato (36 giornate in totale, n.d.r.) se n’è andato: un torneo che sin qui ha riservato emozioni, sorprese e spunti che non hanno sicuramente annoiato i tifosi del calcio elvetico. Tre finora le squadre che si sono alternate al vertice della classifica, dominando a turno il torneo; pronti via c’è stata la fuga del Sion: la formazione biancorossa è stata la grande protagonista dell’inizio di stagione, balzando subito in testa e conducendo il campionato per diverse giornate.
Un dominio interrotto poco prima della decima giornata, quando una serie di risultati negativi e alcuni problemi a livello tecnico hanno rallentato la corsa della formazione dell’ex milanista Gennaro Gattuso; significativo il fatto che il Sion abbia già cambiato tre allenatori, passando da Fournier a Decastel fino all’attuale tecnico Schurmann. La fase centrale della stagione ha visto la crescita del San Gallo, formazione certamente non accreditata tra le papabili protagoniste della vittoria finale, ma che ha saputo ritagliarsi uno spazio importante tra le big della Super League.
Un dominio, quello della formazione biancoverde matricola del campionato, interrotto dal Grasshoppers, una delle storiche formazioni del calcio svizzero; le cavallette hanno preso il comando del campionato all’11/a giornata per non mollarlo più. La squadra di Zurigo ha chiuso al primo posto, con 37 punti, quattro in più dei campioni in carica del Basilea; proprio i rossoblu sono stati una delle squadre maggiormente indecifrabili di questa prima parte di stagione: tecnicamente la squadra di mister Yakin sembra avere ancora qualcosa in più rispetto alle rivali, nonostante abbia perso uno come il talentuoso Shaquiri.
Eppure, Streller e compagni non sono ancora riusciti ad esprimersi al netto delle loro potenzialità. Una lotta, quella per la testa della classifica, comunque fin qui davvero avvincente, come dimostra il vantaggio minimo della capolista rispetto alle inseguitrici. Per quanto riguarda il resto della compagnia, ha deluso le aspettative lo Young Boys: i gol del bomber Bobadilla non sono bastati alla formazione giallonera per lottare con le prime della classe. La squadra di Berna occupa attualmente un anonimo quinto posto e precede il gruppo dei club che presumibilmente saranno impegnate fino alla fine per la lotta salvezza.
Al momento quello che sembra maggiormente in difficoltà è il Servette: i granata hanno cominciato la stagione in maniera pessima, ottenendo un solo punto nelle prime giornate. Un rendimento che è costata la panchina al portoghese Joao Alves; con l’avvento dell’ex allenatore del Sion Fournier, i ginevrini hanno iniziato una lenta, ma inesorabile risalita, che li ha portati a soli sei punti di distanza dallo Zurigo, con prospettive migliori rispetto ad un avvio davvero deprimente.
Se la ripresa del campionato manterrà i valori sin qui espressi, ci aspetta un prosieguo di stagione davvero entusiasmante, con all’orizzonte un duello tra Grasshoppers e Basilea che continuerà a tener banco, con Sion e San Gallo pronte ad approfittare di eventuali battute d’arresto delle capolista; tenendo conto, ovviamente, anche degli eventuali movimenti di mercato invernali.
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