Ketil Torp, presidente del Sorskogen, club militante nelle serie minori svedesi, ha deciso di sciogliere la propria squadra dopo gli insulti omofobi che alcuni suoi giocatori hanno rivolto ai componenti di una squadra avversaria. L’episodio è accaduto nel corso del match con lo Stockolm Snipers, squadra che tra le sue fila presenta alcuni giocatori omosessuali dichiarati. In campo sarebbero state udite frasi come “hanno tutti l’HIV“, “sono infetti” e altre espressioni decisamente pesanti e offensive.
Torp ha spiegato la sua decisione in questo modo: “Le parole usate non sono accettabili ne’ nel calcio, ne’ altrove. Dobbiamo essere trasparenti su principi e valori, il 90% dei nostri associati e’ rappresentato da bambini o ragazzi“. Il Sorskogen ha ricevuto anche una multa di 5000 corone.