Lucescu: “Conte deve sapere quando parlare e quando no”
Mircea Lucescu, intervenuto nella conferenza stampa che precede Shaktar-Juventus, commenta la situazione che si prospetta prima dell’ultima partita del girone di Champions League: “Sala conferenze piena, si vede che è una grande partita: l’Italia esporta l’amore per il calcio. La Juve ha avuto una flessione dopo la partita con noi, ma sappiamo di incontrare una squadra fortissima, sappiamo quanto incidono le motivazioni e loro sono supermotivati, ma noi dobbiamo legittimare l’immagine di squadra emergente, giovane e affamata”.
Poi commenta l’eventuale “biscotto“: “Londra è lontana, non mi interessa come non mi interessa la Juventus: pensiamo solo a noi stessi, siamo professionisti e vogliamo vincere. Se il biscotto è buono? Dipende se è dolce oppure amaro“. Su Conte, che aveva polemizzato sul “gioco prevedibile” di cui parlava Lucescu: “E’ un allenatore giovane, deve sapere quando rispondere e quando no, lo saprà fra vent’anni. Io ho solo fatto un’analisi, non mi sono permesso di dire nulla di negativo”.
Infine, un elogio alla sua squadra e alla sua società: “Avevo grande fiducia nei miei giocatori: abbiamo strutture senza eguali in Europa, uno stadio pieno, un presidente vicino. Nel 2009 abbiamo vinto l’Uefa, nel 2010 siamo arrivati ai quarti di finali Champions League, l’anno scorso il nostro cammino è stato interrotto da un errore dell’arbitro. Domani sarà un esame di maturità, un salto di qualità. Dobbiamo sempre crescere”.