13/a giornata Super League greca: analisi e dichiarazioni

La tredicesima giornata di Super League ci mostra la fuga dell’Olympiakos (vittorioso contro il Platanias) a +10 sul PAOK, che impatta 0-0 contro il Veria. Nella zona Europa rallentano tutte: l’Asteras Tripolis pareggia a Xanthi, l’Atromitos a Salonicco contro l’Aris, mentre il Panionios perde contro il Panathinaikos, che torna all’inseguimento della post season. In fondo al gruppo c’è il putiferio: le ultime quattro hanno tutte 11 punti, complici i precedenti risultati e la vittoria dell’AEK contro il PAS Giannina. A metà classifica, l’OFI pareggia con il Panthrakikos, mentre il lanciatissimo Levadiakos di Paraschos eclissa il Kerkyra.

 

Aris Salonicco – Atromitos: 1-1 (15′ Sounas (AS), 89′ Skondras (A)). 
L’Atromitos segna un altro gol nei minuti finali, dopo quello contro lo Xanthi al 94′, e porta a casa un punto che gli permette di stare ancora in zona Europa. Alla rete di Sounas, che corregge di prima un cross basso di Gianniotas, risponde quella di Giannis Skondras in mischia, dopo un calcio d’angolo. Da segnalare l’espulsione di Tavlaridis nelle file degli ospiti, fatto che li fa sbilanciare, ma anche trovare la forza per pareggiare.
Nikos Pasialis, che sarà sostituito da Lucas Alcaraz, presente in tribuna al Vikelidis, ha parlato così: “Abbiamo sudato tanto e non siamo riusciti a portare a casa una vittoria che abbiamo avuto in tasca per 88 minuti. Non so se ci fosse una carica o un fallo di mano, nell’azione del gol dell’Atromitos, fatto sta che non abbiamo vinto: ciò che conta è quello. Il nuovo allenatore dovrà rimboccarsi le maniche e far dimenticare ai ragazzi questa partita”.
Dusan Bajevic delega la conferenza stampa al suo vice Lisandros Georgamlis: “Abbiamo iniziato male, avendo subito un gol per una nostra negligenza. Poi però siamo riusciti a imporre il nostro ritmo e, nonostante fossimo in 10 durante il secondo tempo, abbiamo rimesso le cose a posto in extremis. Venire qui a Salonicco è sempre difficile: l’Aris ha storia, ha un tifo incandescente e portare a casa un pareggio è un buon risultato”.

 

Skoda Xanthi – Asteras Tripolis: 1-1 (2′ Onwuachi (SX), 72′ Kalantzis)
LAsteras Tripolis rallenta la sua corsa: il pareggio con lo Xanthi ha fatto vedere in campo il lato oscuro della squadra di Tsiolis, fatto di nervosismo, ansia e poca lucidità.
Nikos Kostenoglou ha provato davanti al pubblico di casa che, durante gli allenamenti settimanali, la squadra lavora e si ritiene ottimista: “Costringere la terza forza del campionato a un pareggio è un passo avanti per lo Xanthi. Siamo stati disciplinati, combattivi, tenevamo bene il campo e credo che meritassimo noi la vittoria, ma non sempre i migliori in campo portano a casa il risultato: siamo comunque soddisfatti del punto”.
Sakis Tsiolis non si strappa i capelli: “Gli ultimi venti minuti, anche se avevamo un giocatore in meno, ci abbiamo creduto e siamo riusciti a segnare, ma poi ci siamo accorti che lo Xanthi aveva problemi difensivi e così abbiamo provato a inserirci per creare altre occasioni, ma non ce l’abbiamo fatta. Sono comunque convinto che sia un risultato positivo: contando che abbiamo subito un gol a bruciapelo ed eravamo molto nervosi, l’aver saputo reagire è già un’ottima cosa“.

 

Olympiakos Pireo – Platanias: 2-1 (6′ rig. Abdoun (OP), 19′ Torosidis (OP), 37′ Udodji (P)). 
La partita non è mai stata in discussione: l’Olympiakos gioca a tutto campo e crea molte occasioni, il Platanias riparte e si affida ai tiri da fuori. Proprio in questo modo accorcia le distanze con Udodji (complice un sonnellino di Roy Carroll), dopo il rigore di Abdoun (fallo su Ariel Ibagaza) e il bel colpo di testa di Vassilis Torosidis, su cross di Holebas.
Leonardo Jardim non è del tutto soddisfatto: “Bene il primo tempo, dove abbiamo dominato in lungo e in largo, ma nel secondo la prestazione non mi è piaciuta. Inoltre, abbiamo mancato troppi appuntamenti con il gol e se avessero pareggiato, avremmo potuto solo mangiarci le mani. Nelle ultime partite ho perso il conto delle opportunità che abbiamo avuto, ma abbiamo sempre il problema di concretizzarle, nonostante ci alleniamo costantemente su questo aspetto”.
Angelos Anastasiadis commenta così: “L’Olympiakos ha vinto meritatamente: abbiamo fatto loro due regali, riguardo alle azioni dei loro due gol. Poi dovevamo rischiare per provare a pareggiare, non avevamo altra scelta. Avevamo speranza, ma il risultato non è cambiato. Sono qui da dieci giorni, ho ancora qualcosa da imparare e questo era un test molto ostico”.

 

OFI – Panthrakikos: 1-1 (53′ rig. Vahirua (P), 90′ Perogamvrakis (OFI)). 
L’OFI riesce solo nel finale a rattoppare una partita giocata molto bene, ma il cui risultato stava sfuggendo di mano e stava oltremodo penalizzando i generosi padroni di casa, autori di buon possesso e disegnatori di ottime azioni. Al rigore del libanese Vahirua, risponde il primo gol in Super League di Alexandros Perogamvrakis, che al 90′ devia in torsione un cross di Zorbas.
Anastopoulos commenta così il pareggio acciuffato in extremis: “Abbiamo giocato bene e dominato per larghi tratti la partita, eppure la stavamo per perdere. Psicologicamente, il pareggio all’ultimo minuto ci dà uno slancio e ne siamo soddisfatti, dato come si era messa la gara; dobbiamo affrontare questo problema delle realizzazioni, ma non vogliamo mollare il nostro gioco”.
Pavlos Dermitzakis non si ferma più: il suo Panthrakikos è al quinto risultato utile consecutivo (contando anche la gara di coppa con il Niki Volos). Ecco cos’ha detto il tecnico ellenico: “Oggi eravamo di fronte a due avversari: uno era l’OFI, assetato di punti, mentre l’altro era la stanchezza, dato che abbiamo giocato tre gare in sette giorni. Sono soddisfatto per come abbiamo giocato, cercando di limitare il gioco creativo degli avversari e rendendoci pericolosi. Mi fa male accettare il pareggio, poiché se c’è una squadra che doveva vincere, era la mia”.

 

Veria – PAOK Salonicco: 0-0. 
Il campo è ai limiti della praticabilità, causa le forti piogge che stanno colpendo il nord della Grecia. Il PAOK gioca male e deve ringraziare qualche dio dell’Olimpo per la grazia ricevuta, poiché il Veria si fa pericoloso in diverse occasioni, anche se sbaglia un rigore con Kaltzas, che avrebbe potuto deviare la partita su dei binari più favorevoli, dato che nell’azione del fallo l’arbitro espelle Matheus Vivian, costringendo gli ospiti a giocare tre quarti di gara in dieci.
Dimitris Kalaitzidis parla apertamente di ingiustizia: “Per la prima volta abbiamo lavorato bene in difesa, eravamo aggressivi e ripartivamo in maniera pericolosa. Per noi gioca un ruolo molto importante avere dei giocatori esperti che istruiscano i ragazzi più giovani e oggi ho cercato di dare spazio a tutti i miei rincalzi offensivi, ma non siamo riusciti lo stesso a passare in vantaggio: il pareggio è un torto alla mia squadra. Grazie ai tifosi accorsi: l’atmosfera era ottima, ma secondo me non ha senso vietare le trasferte”.
Giorgos Donis analizza così la gara: “Abbiamo iniziato bene, con tre occasioni nitide tramite le quali segnare, poi un disastro: abbiamo commesso vari errori difensivi, non ultimo il rigore, che potevano portare a un risultato pessimo. La partita è stata difficile da giocare a causa sia del campo, sia, poi, dell’espulsione ed è per questo che non abbiamo visto nulla di meglio. Sono molto deluso dalle espulsioni: è la prima volta in carriera che mi trovo di fronte a così tanti cartellini rossi, tutti di seguito. Creano molti problemi”.

 

Levadiakos – Kerkyra: 2-0 (53′ Zisopoulos, 73′ Korbos). 
Paraschos centra la quinta vittoria di fila (Coppa inclusa) e porta il Levadiakos a – 3 dalla zona Europa, grazie a una partita dominata e giocata in maniera convincente. Il gol di Zisopoulos nasce da un lungo traversone a tagliare l’area di Napoleoni, raccolto da Noé Acosta, che mette al centro per il numero 13, che appoggia da un metro scarso. Il secondo è invece un colpo di testa di Korbos su calcio d’angolo.
In conferenza stampa non si vede Giorgos Paraschos, ma alcuni giocatori, tra cui Stefano Napoleoni: “Penso che oggi abbiamo giocato molto bene sia il primo, che il secondo tempo. Il Kerkyra stava arretrato e noi potevamo sviluppare il nostro gioco. Una bella vittoria, ma stiamo già pensando alla prossima partita”.
Così invece ha parlato il centrale del Kerkyra Angelos Zouboulakis: “Qualcosa è andato storto. Nel primo tempo eravamo pigri, ma siamo riusciti a tenere la rete inviolata. Poi, nel secondo tempo, siamo stati distratti, abbiamo preso gol e subito un’espulsione, che secondo me ha svolto il ruolo maggiore nello sviluppo dell’incontro”.

 

Panionios – Panathinaikos: 1-2 (24′ Petropoulos (PAO), 28′ Vyntra (PAO), 78′ Dounis (PIO)). 
Partita piacevole e combattuta che consente al Panathinaikos di portarsi a -2 dalla zona Europa, mentre il Panionios conferma di essere una squadra molto ostica, ma non da primissimi posti, avendo perso contro tutte e quattro le pretendenti della post season. Ora sono quinti, a causa del gol del redivivo Petropoulos (prima segnatura stagionale) e della splendida punizione rasoterra di Loukas Vyntra. Dounis accorcia le distanze insaccando dopo uno stop sbagliato da Triandafillopoulos.
Così ha parlato Eleftheropoulos: “Abbiamo preso il primo gol con sei difensori schierati e due soli attaccanti: il primo problema di oggi sono stati i ribaltamenti di fronte. Abbiamo subito delle pesanti sconfitte contro le prime della classe, ma noi vogliamo salvarci e migliorare il nostro stile di gioco. Solo allora potremo pensare all’Europa. Oggi la soluzione con i due attaccanti non ha dato risultati e Giannakopoulos ha preso due gol, ma ci ha salvato in altrettante situazioni: non capisco perché continuiate a concentrarvi sulla mia scelta di schierare lui e non Peristeridis”.
Ecco invece cos’ha sostenuto Rocha: “Abbiamo ottenuto una vittoria importante contro la grande sorpresa di quest’anno, anche se avrei preferito chiuderla prima, invece di soffrire così nel finale. Avevamo la gara in pieno controllo, per questo non ho sostituito nessun giocatore, fino al gol del Panionios. Se mi chiedete se la rete si sarebbe potuta evitare con dei cambi tattici, non saprei dirvelo. Siamo carichi per andare giovedì a Londra per fare la storia, ma è ancora presto per delle dischiarazioni in merito”. Domenica, inoltre, li aspetterà il derby degli eterni nemici contro l’Olympiakos.

 

 AEK Atene – PAS Giannina: 2-1 (2′ Fountas (AEK), 26′ Michail (PAS), 82′ Stamatis (AEK)). 
L’AEK riesce a portare a casa i tre punti e a riagganciare il treno salvezza: ora non è più ultimo solitario. Alcuni scivoloni hanno fatto tremare le tribune dell’Olimpico, ma non hanno compromesso il risultato.
Ewald Lienen è soddifatto: “Non essere più ultimi psicologicamente ci dà una grande mano: oggi potevamo giocare meglio, ma l’essenziale sono i punti. Il gol all’inizio è stato importante, ma ci ha fatto perdere concentrazione, poi nel secondo tempo abbiamo legittimato il risultato, non lasciando eccessivi spazi al PAS e attaccando con buona lena. Per quanto riguarda i problemi con Katidis e Pidoulas (poco carini sui social networks), io li reputo due buoni giocatori, ma se non mostrano rispetto il problema è grave: se qualcuno prima della partita non mantiene un comportamento corretto, resta nello spogliatoio”.
Giannis Christopoulos non le manda certo a dire: “Oggi la squadra ha messo in scena la peggiore partita dell’anno, soprattutto dal punto di vista dell’intensità e della concentrazione, che ritengo la causa principale non solo dei gol, ma anche di buona parte delle azioni pericolose avversarie. Archiviamo questa prova e pensiamo al Kerkyra”.

 

Fonti interviste: Novasports e sport.gr