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Sampdoria, ecco la favola di Nenad Krstičić

Come passare dalle stelle alle stalle, per poi tornare di nuovo alle stelle. Ecco la favola di Nenad Krstičić, classe 1990, centrocampista della Sampdoria. Una favola di quelle belle da raccontare, che hanno tanto da insegnare.

Il giovane serbo viene acquistato nel settembre del 2008 dai blucerchiati, dopo essere stato seguito per lungo tempo da Giuseppe Marotta, ex direttore generale della Sampdoria. Per Krstičić si tratta della sua prima vera occasione: cresciuto nell’OFK Belgrado, si ritrova proiettato in uno dei migliori campionati del mondo a soli 18 anni. Maglia numero 55 per lui. Il centrocampista ha talento e tutte le carte in regola per dimostrare di essere all’altezza della situazione, tocca soltanto a lui dimostrarlo sul campo.

Non fa neanche in tempo ad ambientarsi, che si ritrova ad affrontare uno dei peggiori incubi che possano capitare ad un essere umano. Dopo soltanto tre mesi in Italia il giocatore si rompe il menisco. Seguono i consueti accertamenti medici, ma il giocatore avverte uno strano problema allo stomaco che non convince il dottor Baldari. Krstičić viene così sottoposto a ulteriori esami, e la diagnosi è di quelle che ti lasciano attonito: rara forma di linfoma aggressivo, 48 ore di vita. A quel punto ti concentri a lottare per la vita, figuriamoci se pensi a giocare.

Ma non è così per Krstičić. Armato di un’incredibile forza d’animo e voglia di vivere, il giocatore si sottopone a tutta una serie di cure per cercare di guarire: inizia la partita più difficile della sua vita. Una partita che dura un anno, quando a Gennaio 2010 il centrocampista torna ad allenarsi con la squadra. Ricomincia da zero, disputando varie partite con la Primavera per poi arrivare all’esordio in prima squadra nel Gennaio 2012. Ad Agosto arriva l’esordio in serie A con la maglia della Sampdoria. C’è il Milan come avversario, niente male come prima volta. Poi arriva finalmente il primo gol nella massima serie in occasione di Fiorentina-Sampdoria. Il primo gol, che già di suo resta impresso nella memoria di ogni giocatore, figuriamoci in questo caso, che rappresenta un traguardo e un punto di partenza allo stesso tempo.

In un calcio sempre più “malato” (scusate il gioco di parole), parlare di queste vittorie è ancora più bello. Auguri di un’ottima carriera a Nenad Krstičić, che la sua storia sia da esempio per tutti, e che riesca a trasmettere quali sono i valori della vita e dello sport in cui bisogna credere.