Dopo tre anni si è rigiocato il derby della Mola e ad aggiudicarselo è stata la Juventus. Non certo una novità, ma la perla sta nel fatto che a segnare i tre gol bianconeri nella stracittadina sono stati due giocatori nati e cresciuti a Torino, militanti nel settore giovanile della Juventus da sempre. Parliamo di Claudio Marchisio, professione centrocampista con il vizio del gol, autore di una doppietta, nato a Torino il 19 gennaio 1986, e di Sebastian Giovinco, che ha realizzato il 2-0, nato a Torino il 26 gennaio del 1987, professione fantasista. Se ciò non bastasse, nella Juve di sabato, in campo nell’undici iniziale c’era anche Paolo De Ceglie, che è nato a pochi chilometri da Torino, ovvero ad Aosta il 17 settembre 1986 e come i primi due cresciuto nel vivaio della Juventus dove ha fatto tutta la trafila. E meno male, che tra Juve e Torino, la squadra ricca che compra i giocatori è quella bianconera.
Brutto gesto quello di Stefan Radu, esterno sinistro biancoceleste che, al 5’ della ripresa di Lazio-Parma, allo stadio Olimpico di Roma, si lascia cadere in area emiliana alla ricerca di un rigore che non arriva. Non solo, l’arbitro se ne accorge e punisce la malafede. L’ammonizione per simulazione è inevitabile. Il gesto poco sportivo del giocatore nel lasciarsi cadere, da non imitare.
Sul finire del primo tempo del derby di Torino, il difensore granata Kamil Glik, fino ad allora tra i migliori in campo dei suoi, a metà campo si rende autore di un’entrata orrenda su Giaccherini: fallo violento, rosso diretto inevitabile e una figura che ha poco a che fare con il calcio.
Ha poco a che fare con il calcio lo striscione esposto da alcuni imbecilli assiepati tra i tifosi della Juventus che nel pre gara espongono uno striscione inneggiante alla tragedia di Superga. Con la rivalità calcistica tra Juventus e Torino non ha nulla a che fare così come con qualsiasi altra possibile giustificazione. E’ riconducibile solo ed esclusivamente all’essere imbecilli degli autori che verranno puniti grazie alle riprese delle telecamere. E pensare che proprio i tifosi della Juventus sentono praticamente ogni settimana sulla propria pelle gli effetti della stupidità di simili striscioni quando pseudo tifosi avversari inneggiano all’Heysel o a Pessotto.