Il Milan vince la seconda partita consecutiva grazie alla doppietta di El Shaarawy e al gol di Boateng. Nel primo tempo Legrottaglie aveva illuso il pubblico di casa: decisiva l’espulsione di Barrientos all’inizio della ripresa, che spiana la strada agli ospiti. 12° centro stagionale per El Shaarawy, sempre più capocannoniere della Serie A.
CATANIA
Andujar 6,5 – Incolpevole su entrambi i gol, salva la propria squadra dalla capitolazione grazie a un perfetto intervento su El Shaarawy. Sempre attento nelle uscite, sufficienza meritata.
Marchese 5,5 – Non è il solito: non spinge a dovere sulla fascia, anche per colpa dell’espulsione di Barrientos, che lo costringe a rimanere dietro per tutta la ripresa.
Rolin 6 – Alterna buone chiusure ad amnesie impressionanti, per fortuna del Catania il suo compagno di reparto è in serata.
Legrottaglie 6,5 – Strepitoso nello stacco in occasione del goal, puntuale come un orologio svizzero in alcune coperture. Costretto agli straordinari, si disimpegna in maniera efficace, vera diga di questo Catania.
Alvarez 6,5 – Il cliente con cui trattare si chiama El Shaarawy, il capocannoniere della Serie A. Nonostante questo, riesce a limitarlo per quanto possibile.
Almiron 5,5 – Dovrebbe dare ordine e geometria al centrocampo, ma questa non è la sua serata. Sbaglia anche un gol facile, di testa, da pochi passi; Nocerino gli mette la museruola e lo costringe a una prova da dimenticare.
Lodi 6 – Sempre pericoloso sui calci piazzati, si conferma anche stasera, quando serve a Legrottaglie l’assist perfetto per il gol che illude i tifosi siciliani.
Salifu 6 – Maran gli chiede di stare bloccato a protezione della difesa, lui si limita a eseguire il compitino. All’esordio in Serie A, contro il Milan, può bastare.
Castro 6,5 – Tanta volontà, tanta corsa e nella ripresa sembra essere l’unico in grado a dare la scossa ai compagni. Non viene supportato a dovere, però, complice l’uomo in meno.
Barrientos 4,5 – Il Catania stava disputando una partita eccellente, sino alla sua espulsione. Da quel momento è cambiata la partita, e se i suoi compagni non hanno raccolto punti stasera è soprattutto colpa sua. Peccato, perché sino a quel momento non stava demeritando.
Bergessio 5,5 – I compagni non lo assistono a dovere, lui fa di tutto per nascondersi. Prova insufficiente per un giocatore che, in quanto a talento e volontà, è secondo veramente a pochi.
SOSTITUZIONI
Bellusci sv – Entra a partita ormai compromessa, nonostante avesse iniziato il riscaldamento subito dopo l’espulsione di Barrientos.
Paglialunga sv – 20 minuti senza incidere
Doukara sv – Tanta volontà, ma la partita ormai scivola inesorabilmente verso una conclusione negativa per il suo Catania.
Rolando Maran 6 – Imposta in maniera perfetta la partita, pressando alto i difensori del Milan, incapaci di orchestrare con continuità una manovra pericolosa. Prima Barrientos, poi il guardalinee e Boateng, in 7 minuti gli impediscono di portare a casa punti pesanti per il campionato.
MILAN
Amelia 5,5 – Sul gol non ha colpe evidenti, nonostante avesse l’opportunità di deviare il tiro di Legrottaglie, ma non riesce mai a dare sicurezza ai propri compagni di reparto. L’emblema della sua serata è la non uscita su Almiron, che da due passi avrebbe potuto segnare il raddoppio.
De Sciglio 6,5 – Si dice spesso che i giovani pecchino di continuità: Mattia, però, ha solo 20 anni nelle gambe ma molti di più nella testa, e gioca una partita da difensore navigato.
Mexes 6 – Gioca soltanto un tempo, visto che nella ripresa è spettatore non pagante. Bene in fase difensiva, meno in quella d’impostazione; patisce, anche lui, il pressing alto di Castro e Barrientos.
Acerbi 5 – Era chiamato alla prova del riscatto, ma l’ex giocatore del Chievo, dopo soli 10 minuti, fa rimpiangere Yepes e Zapata. Troppo facile per Legrottaglie sovrastarlo, e anche lui va nel panico quando si tratta di impostare un’azione degna di nota.
Constant 6 – Il Milan sulla sinistra ha El Shaarawy, questo basta e avanza. Non servono le sovrapposizioni, e allora si limita a una partita ordinata e senza sbavature.
Montolivo 5,5 – Aveva incantato i tifosi del Milan alla prima da capitano contro la Juve, stasera torna sui suoi livelli, giocando una partita mediocre e anonima.
De Jong 6 – Il solito muro in fase difensiva, il solito De Jong in quella di possesso palla. L’olandese soffre il pressing e mostra tutti i suoi limiti. Onesto mestierante, ma in quella posizione Allegri ha trovato il mediano che cercava e per cui ha sacrificato tale Andrea Pirlo.
Nocerino 6 – Annulla Almiron grazie a mezzi atletici fuori dal normale. Poca geometria e poca qualità, invece, quando si tratta di spingere. E se a risolvere la situazione ci pensano Boateng ed El Shaarawy…
Boateng 6,5 – E’ l’unico che, oltre a El Shaarawy, quando ha il pallone tra i piedi da la sensazione di poter essere sempre pericoloso. Il gol segnato è una meraviglia, e forse il Boa ha trovato la giornata giusta per sbloccarsi e rilanciare questo Milan in campionato. L’espulsione nel finale, però, macchia una partita da almeno 7 in pagella.
Robinho 4,5 – Sbaglia tutto quello che è possibile sbagliare: aperture, idee, assist, passaggi semplici e, tanto per cambiare, gol facili. Galliani dopo il suo errore abbandona la tribuna, l’impressione è che a gennaio sarà lui a fare le valige.
El Shaarawy 7 – Anche quando sembra non essere in giornata, riesce comunque a fare la differenza. Partita difficile, con Alvarez e Legrottaglie che nel primo tempo riescono ad arginarlo. Nella ripresa, però, ecco il faraone che tutti conosciamo. 2 gol e pratica archiviata, la Serie A è avvisata.
SOSTITUZIONI
Emanuelson 6 – Non cambia la partita nonostante colpisca un palo clamoroso, ma contribuisce anche lui a questa vittoria.
Ambrosini sv – Pochi minuti a disposizione della bandiera rossonera.
Massimiliano Allegri 6,5 – Gli episodi lo premiano, ma questa è una vittoria da grande squadra. Senza giocare bene, senza schiacciare gli avversari, Allegri è riuscito comunque a ottenere la seconda vittoria consecutiva per la prima volta in questo campionato. E, forse, si è anche ripreso la panchina che gli stava scivolando di mano non più di due settimane fa.