Esclusiva Mp – Reggina, Giacchetta: “Il Milan, che onore! E sul futuro di Adejo…”

L’exploit di Verona ha consentito alla Reggina di guadagnarsi il Milan. Negli ottavi di finale di Coppa Italia, infatti, i ragazzi di Dionigi saranno ospiti a San Siro. Abbiamo contatto il responsabile dell’area tecnica amaranto, Simone Giacchetta, per parlare di questo e altro. Sullo sfondo c’è il derby di Calabria con il Crotone per il quale la città già scalpita.

Simone Giacchetta: quanto è stata importante a livello morale la vittoria ottenuta in Coppa Italia a spese del Chievo?

Molto. Per una società come la nostra, che milita in serie B e punta sui giovani, trionfare sul campo di un’avversaria di categoria maggiore è motivo di grande orgoglio. Questa vittoria ci voleva per diversi motivi, in primis perché ci consente di continuare a credere nel lavoro che stiamo portando avanti.

Vi siete guadagnati il Milan…

Uno straordinario premio per i ragazzi e per il mister. Sarà un onore calpestare il prato di San Siro.

Quando rivedremo una sfida del genere in serie A?

Magari lo sapessi (ride n.d.r.). Scherzi a parte, abbiamo intrapreso un progetto ben delineato e intendiamo portarlo avanti con tutte le energie. Sono convinto che alla lunga i risultati ci premieranno. Nel calcio di oggi senza programmazione si dura ben poco: l’importante è non compiere il passo più lungo della gamba.

Lunedì c’è il derby con il Crotone: che atmosfera si respira in città?

C’è grande attesa per l’evento. Questo è un match particolare, molto sentito dalla gente e motivo di grande orgoglio per tutta la regione. Ci teniamo a far bene e siamo convinti di poterci riuscire.

Adejo fa gola a tanti club (ultimamente si è parlato del Braga). Potrebbe partire nella finestra invernale?

Il rendimento di Adejo è una grandissima soddisfazione per tutti noi, dato che si tratta di un ragazzo creato calcisticamente dalla Reggina. La gioventù ed il ruolo giocano a suo favore, per cui pensiamo di non porgli nessun freno trattenendolo fino a giugno. Poi è chiaro che se arriva un’offerta irrinunciabile ci si siede a un tavolino e se ne parla.

Avete sempre difeso mister Dionigi, anche nei momenti peggiori. Di questi tempi è un bel segnale…

Quando scegliamo un allenatore, non lo facciamo mai per caso. Dionigi è un uomo amaranto, è stato qui da calciatore ed ha lasciato il segno. La gente lo apprezza e la qualità del calcio espresso dalla squadra conferma che anche come tecnico ha tutto per sfondare.

Cosa ne pensa di questa serie B?

C’è più equilibrio del solito. Credo sia un campionato molto pericoloso, perché basta davvero poco per finire nelle zone basse della classifica. A parte le prime tre, che bisogna vedere se continueranno su questi ritmi, tutti possono lottare per qualsiasi obiettivo.