Premier League: la marcia del WBA si ferma in Galles

La cavalcata storica del West Bromwich Albion (reduce da quattro vittorie consecutive) porta la truppa di Steve Clarke in Galles, dove la attende l’ostico Swansea. Gli Swans sono imbattuti da cinque giornate e il tecnico Michael Laudrup cambia due uomini rispetto alla gara contro il Liverpool: fuori De Guzman e Shechter, dentro Ki Yong-Sung e Nathan Dyer, messo in fascia (Hernandez spostato sulla tre-quarti), con Michu ad agire in attacco. Dall’altra parte, Shane Long viene rimpiazzato da Lukaku, mentre Mulumbu è in campo al posto di Zsoltan Gera, sostituito tatticamente da Morrison, mentre il congolese agirà in mediana.

 

SWANSEA A CANNONE: ALBION INTONTITO. I cigni iniziano bene, tenendo palla e provando subito a essere aggressivi. I padroni di casa fanno paura a un WBA che deve ancora prendere le misure e i brividi sulla schiena di Myhill cominciano molto presto, grazie a un’azione sull’asse Hernandez, Michu, Yacob, chiusa bene dal portiere gallese. I due spagnoli sono ancora protagonisti al 9′, quando lo Swansea passa in vantaggio: il cross di Dyer trova Hernandez, che appoggia su Michu, che sfodera un gran tiro che si insacca in rete. Non è finita, poiché al 12′ Olsson prova a spazzare, centrando Routledge, che segna, volente o nolente, il 2-0. L’ala inglese si concede la doppietta capitalizzando il cross basso di Ben Davies. I gallesi dominano la gara, con picchi di possesso molto alti e una certa tranquillità nel contenimento degli avversari, che a fine tempo accorciano le distanze con il colpo di Lukaku su rinvio sbagliato di Ki Sung-Yong, giusto per non rendere il secondo tempo una totale formalità.

 

POCHI BOTTI SALVATI PER IL SECONDO TEMPO. Come l’intuito suggerisce, la seconda metà di gara cala di intensità: lo Swansea non ha motivo di rischiare e si dedica a limitare l’avversario. Dall’altra parte c’è un Albion più pimpante, che pressa di più e tenta, senza troppi risultati, di rimettersi in carreggiata. C’è un po’ di nervosismo al Liberty Stadium, quando gli ospiti hanno il pallone tra i piedi, ma lo Swansea non sta a guardare e si fa vivocon Michu in un paio di occasioni. La sensazione che si prova però è che, se il West Brom riuscisse a segnare, i padroni di casa si destabilizzerebbero. Un rischio che non viene corso, poiché l’arbitro fischia tre volte e interrompe la striscia positiva del WBA, che rimane sempre in una posizione impensabile a inizio stagione.

 

SWANSEA CITY – WEST BROMWICH ALBION: 3-1 (3-1).
Swansea City (4-2-3-1): Tremmel; Davies, Williams, Chico, Angel Rangel; Ki Sung-Yong, Britton; Routledge, Hernandez (75′ De Guzman), Dyer (64′ Moore); Michu (86′ Agustien). A disp.: Cornell, Monk, Shechter, Tiendalli. All.: Laudrup.
WBA (4-2-3-1): Myhill; Jones, McAuley, Olsson, Ridgewell; Yacob, Mulumbu; Odemwingie, Morrison, Brunt; Lukaku. A disp.: Popov, Rosenberg, Long, Dorrans, Daniel, Tamas, Fortuné. All.: Clarke.
Arbitro: Mason.
Marcatori: 9′ Michu, 12′, 39′ Routledge, 45’+2 Lukaku (WBA).
Note: ammonizioni: Olsson, Jones, McAuley, Brunt (WBA).