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Platini: le novità tra tecnologia, portieri e Champions League

Michel Platini, in un’intervista al quotidiano francese “Ouest-France“, apre per la prima volta alla tecnologia in campo. Solo in un caso, però: ammette che, forse, è necessaria quando si tratta di fuorigioco. Ma comunque non è pienamente convinto: “C‘è soltanto una cosa complicata, per la quale ci sarebbe forse bisogno del video, e dico forse, ed è il fuorigioco. Perché è difficilissimo da giudicare per gli arbitri. E poi bisognerebbe mettere un’altra telecamera sulla persona che spinge il bottone, per sapere quando parte il pallone! Quindi, io non ci credo. Il resto sono interpretazioni: fallo o non fallo, linea di porta, non è difficile”.

A proposito di linea di porta, a Dicembre si giocherà il Mondiale per club in Giappone, e si effettuerà il primo tentativo di sperimentare la tecnologia per il gol-fantasma. Platini, entrando nel merito, dichiara che l’utilizzo della tecnologia potrebbe essere eccessivamente dispendioso dal punto di vista economico: “Blatter dice che il sistema a cinque arbitri è caro. Nelle nostre competizioni Uefa abbiamo 78 stadi. Se vogliamo mettere la tecnologia sulla linea di porta, solo questo, ci costa 32 milioni di euro il primo anno e 54 milioni per cinque anni. Gli arbitri ci costano 3,2 milioni. Si fa presto a fare i conti. Sono le tv che spingono verso la direzione arbitrale con il video perché vogliono essere pagate. È contro il gioco e mettere la tecnologia sulla linea di porta significa aprire la strada al video nel calcio in modo generale. E io sono contrario“.

Infine, preannuncia delle novità sulla tanto discussa questione del fallo da ultimo uomo commesso dal portiere. Platini si è mostrato contrario all’eccessiva punizione (rigore, espulsione e squalifica): “Sono totalmente contrario. E lo sono anche tutte le commissioni del calcio, Fifa e Uefa. In area, bastano cartellino giallo e rigore. Questa regola sarà abolita“. E, inoltre, rivela che l’Europa League potrebbe essere soppressa, per poi allargare conseguentemente la Champions League: “E’ in corso una riflessione per capire quale forma avranno le competizioni europee fra il 2015 e il 2018. Stiamo discutendo, prenderemo una decisione nel 2014. Per ora non c’è niente di deciso“.