Nicola, l’azzurro è sempre l’azzurro: giornate così quante emozioni vi regalano?
Tante. Far parte del gruppo scelto da mister Piscedda mi riempie d’orgoglio. Credo sia il sogno di ogni calciatore vestire la maglia della propria nazionale, seppur la selezione nel nostro caso sia più ristretta.
Adesso devi scalare un’ulteriore gradino: l’Under 21 è lì che aspetta…
L’Under 21 è per me sia un sogno che un obiettivo, perché è giusto cercare sempre di migliorarsi. Per ora, in attesa che chi di dovere mi giudichi pronto, mi godo questa maglia.
Anche oggi, così come nel Bari, hai giocato prima da attaccante esterno e poi da mezzala. Qual è il tuo ruolo preferito?
Sinceramente non ho una preferenza visto che sono ormai abituato a variare spesso la mia posizione in campo. A Bari, tra l’altro, ho giocato anche dietro le punte. L’importante è mettersi a disposizione del gruppo.
I club, prima di un’amichevole internazionale, vi consigliano di gestirvi dal punto di vista fisico?
Non lo fanno per un semplice motivo: sanno che per noi è una bella vetrina, quindi ci lasciano liberi di esprimerci al massimo.
Stai facendo un gran campionato: dove può arrivare questo Bari e cosa ne pensi dell’attuale serie B?
Il campionato cadetto, ancora una volta, si sta rivelando più equilibrato del previsto. Non esistono partite semplice e tutte le squadre sono attrezzate per centrare i rispettivi traguardi. Il Bari? Viviamo alla giornata. Siamo una squadra giovane, giochiamo bene a pallone e con molta umiltà cercheremo di proseguire su questa strada.