Coppa Italia: Meglio il Siena, la vendetta di Rosina
Pochi spettatori, freddo e Torino poco all’altezza della coppa messa 5 volte in bacheca. Il Siena di Cosmi, al contrario, ci crede di più e crea soluzioni più belle da vedere, finendo per meritare successo e qualificazione. La sfida della città del Palio è sfida fra bianconeri e granata (ricorda qualcosa?) ma solo alla lontana: le maglie rispettivamente rosse e azzurre lasciano l’amaro in bocca agli amanti del calcio che fu.
NEL VUOTO. In un Artemio Franchi deserto o quasi, Siena e Torino si scontrano per la Coppa Italia. I granata pensano soprattutto al derby con la Juventus, appuntamento atteso e sognato durante tutti i tre anni purgatorio in Serie B. Per contro, il Siena si affida ai guizzi alla fantasia di quel Rosina un tempo numero 10 granata, un tempo Rosinaldo, per i tifosi. Il primo tempo, insieme a qualche sbadiglio e a degli spunti basso ritmo, stimola in chi scrive una riflessione: come si valorizza la coppa nazionale se si gioca in questa collocazione oraria e in un giorno lavorativo? Senza forse chiedersi se sia giusta la finale col Capo dello Stato quando i turni precedenti sono così mal trattati, Siena e Toro partono al piccolo trotto e le emozioni le regala Gomis, estremo difensore granata oggi chiamato nel ruolo solitamente del più esperto Gillet: Rosina per poco non ne approfitta, ma nulla di fatto. Poco prima del 20′, D’Agostino e Stevanovic mancano la rete, il primo con una gran botta dalla distanza, il secondo sbagliando il controllo a tu per tu con Campagnolo. Più insistenti i toscani in attacco. Il Torino, dal canto suo, spesso temporeggia col pallone fra i piedi e manca il dribbling per la superiorità numerica.
IL GUIZZO. Istantaneo, pungente e capace di far male: l’inizio del Siena è questo e altro, con Reginaldo a segno immediatamente dopo il rientro. Bastano l’affondo e l’inserimento giusto e Zé Eduardo, all’anagrafe José Eduardo Bischofe de Almeida, fredda il portiere avversario: 1-0. Colto sul vivo, il Toro stenta a reagire, schiacciato da un avversario che trova spazi soprattutto nella corsia mancina. È sempre Rosina a creare pericoli, ben imbeccato fra le linee nemiche, linee di una difesa poco sincronizzata in certi movimenti. Reginaldo sfiora il raddoppio da spunto proprio dell’ex capitano torinista: il minuto è il 59′, il giocatore di Jundiaí avrà modo di rifarsi. Se al 69′ Sgrigna e Birsa hanno pure l’opportunità di punire la difesa del Siena, il gol che mette il match in ghiaccio è ancora di Reginaldo al 77′ su servizio, in contropiede, del solito Rosina. Il resto è accademia, o comunque attacchi a testa bassa di un Torino con la testa altrove, o semplicemente inferiore alla compagine toscana nel deserto del Franchi: 2-0 il finale e bianconeri qualificati.
SIENA-TORINO 2-0 (0-0)
Siena: Campagnolo (22′ Farelli), Contini, Dellafiore, Felipe, Mannini, Rodriguez (61′ Coppola), D’Agostino, Del Grosso, Rosina, Reginaldo, Zè Eduardo (74′ Verre). A disp., Pegolo, Valiani, Rubin, Martinez, Bolzoni, Sestu, Calaiò. All.: Cosmi.
Torino: Gomis L., Darmian, Di Cesare, Rodriguez, Masiello, Brighi, Vives, Birsa (80′ Suciu), Sansone (61′ Meggiorini), Sgrigna, Stevanovic (61′ Verdi). A disp.: Gomis A., De Feudis, Agostini, Migliorini. All.: Ventura.
Arbitro: Nasca di Bari
Marcatori: 46′ Zé Eduardo , 74 Reginaldo
Ammoniti: Rosina (S), Di Cesare e Brighi (T)