Adesso ci ritroviamo lo spezzatino, una serie A spalmata nell’arco di più giorni per la gioia delle televisioni, un po’ meno per chi gioca al fantacalcio o non può seguire la squadra in trasferta nei giorni feriali. Il Totocalcio è prossimo alla scomparsa, soppiantato dal mondo delle scommesse dove si può puntare su tutto, anche sui falli laterali. La radiolina viene sostituita dai vari “diretta gol” proposti dalle pay-tv, in compenso, però, qualcuno ha ritrovato il piacere di seguire le partite nei bar o nei circoli dotati di Sky e simili, un po’ come si faceva negli anni trenta con le prime radio a disposizione e la voce di Niccolò Carosio che raccontava le gesta della nazionale. Resta 90° minuto ma manca quell’attesa di un tempo perché ormai sappiamo vita, morte e miracoli delle partite già pochi minuti dopo il triplice fischio.
E’ questa la realtà. Tutto cambia e si evolve e il calcio non può essere da meno. Qualche vecchia abitudine che ormai non tornerà più, ma bisogna pur sempre abituarsi alle novità e adattarsi a ciò che ci riserverà il futuro. Non sarà più possibile tornare indietro e non ci rimane che qualche lacrimuccia davanti a una vecchia schedina o a un filmato amarcord di un vecchio 90° minuto.