PAS Giannina – OFI: 1-0 (37′ De Vincenti).
C’è il pienone allo Zosimades di Giannina e gli ultras al gran completo assistono alla terza vittoria di fila dei loro idoli (non succedeva da 28 anni!), grazie allo splendido tiro da fuori area di Thomas De Vincenti: la zona Europa dista solo due punti. Grandi prestazioni dei due portieri Fegrouche e Gounaridis, ma l’OFI gioca il suo bel calcio solo nel secondo tempo, almeno fino all’espulsione del capitano Veron.
Christopoulos ha detto: “Oggi è stata dura, come ci immaginavamo, ma abbiamo fatto un buon possesso palla, anche se eravamo un po’ distratti in difesa. Mi scuso con i tifosi per come abbiamo giocato il secondo tempo: oggi erano tantissimi e ci hanno conferito ulteriore forza. I ragazzi non li vedo stanchi, ma di questo parleremo in settimana, mentre staremo preparando la partita contro l’Aris”.
Nikos Anastopoulos è contrariato: “Abbiamo ancora buttato via il primo tempo: non è la prima volta che succede, dobbiamo necessariamente discuterne e trovare una soluzione. Invece, nella seconda frazione, abbiamo giocato come sappiamo fare, però, anche se abbiamo avuto una buona fase offensiva, non siamo riusciti a far fruttare il nostro lavoro, complice il loro portiere”.
Atromitos – Skoda Xanthi: 1-0 (90’+4 Fyntanidis).
Un gol all’ultimo secondo di Sokratis Fyntanidis regala tre punti indispensabili all’Atromitos per la permanenza in zona Europa. Lo Xanthi, pur giocando con convinzione e grinta, non riesce a portare a casa i punti, per i quali ha tanto sudato, ma ha fatto registrare un salto di qualità nell’approccio alla partita, almeno nel primo tempo, rispetto alle gare giocate precedentemente.
Dusan Bajević vince, ma è alquanto indispettito: “Questa è una vittoria molto importante, ma non eravamo noi in campo: non mi aspettavo che giocassimo così male, dopo tutto il lavoro che abbiamo fatto in settimana. Tutta la squadra è allo stesso livello, ma alcune scelte sbagliate nella partita non ci hanno dato modo di fare ciò che volevamo. Ripeto, vittoria essenziale, ma ottenuta con troppa fatica”.
Kostenoglou è soddisfatto, nonostante la beffa finale: “Abbiamo iniziato bene e non abbiamo permesso all’Atromitos di rendersi pericoloso, ma nel secondo tempo hanno provato insistentemente a scardinare la nostra difesa e lì abbiamo sofferto. Dobbiamo mantenere più alta l’attenzione in retroguardia, però usciamo a testa alta e tra i miei giocatori c’è ottimismo. Certo, poi per vincere bisogna segnare…”.
AEK Atene – Levadiakos: 0-1 (81′ Napoleoni).
Rientra dall’infortunio e segna il gol decisivo: Stefano Napoleoni festeggia coi compagni, mentre l’AEK si dispera. La partita, infatti, aveva detto ben altro: i padroni di casa hanno attuato la strategia dell’aggressività, che Lienen ha fatto introiettare ai suoi uomini, e hanno creato molte opportunità (ottimo Kyriakidis, poi uscito per infortunio) e anche reclamato per due rigori non concessi, il secondo dei quali pareva esserci. Le urla del terzino Giannis Kontoes vogliono dare la carica all’ambiente giallo-nero, apparso sul funereo dopo la sconfitta: “Se cediamo adesso, siamo finiti! Siamo una squadra, dobbiamo lottare! Dobbiamo essere uniti!”.
Ewald Lienen ha così parlato: “Naturalmente, siamo delusi dal risultato. Abbiamo iniziato molto bene, avevamo il controllo della gara e ci siamo resi pericolosi con continuità, almeno nella prima mezz’ora. Nel secondo tempo, non siamo riusciti a mantenere la pressione che esercitavamo prima, ma siamo comunque stati presenti. Tutte le squadre con cui abbiamo giocato hanno avuto problemi, però ci manca quel guizzo per vincere e portarci a metà classifica. Lo so che ora può sembrare un sogno, ma ho detto ai miei ragazzi che dobbiamo provarci e che ci riusciremo”.
Paraschos è soddisfatto: “Abbiamo ottenuto una buona vittoria contro un avversario che ha dimostrato di essere in gran forma, dato che è riuscito a dominare il primo tempo. Ora possiamo guadrare al futuro con ottimismo“.
Kerkyra – Veria: 1-1 (41′ Goumas (K), 88′ Oilatan (V)).
Kalaitzidis pesca il primo punto all’esordio sulla panchina del Veria in extremis, grazie ad un gol di testa di Oilatan, che pareggia quello di Goumas, avvenuto nel medesimo modo, ma su azione di calcio d’angolo.
Mantzios analizza così la prestazione del suo Kerkyra: “Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile, contro un avversario con molti giocatori simili ai nostri. Una volta segnato il gol, abbiamo cercato di portare a casa la vittoria, si essere pragmatici, sacrificando lo spettacolo, anche perché non era facile fare altrimenti: un espulso, due infortunati e non ho potuto fare le scelte che volevo”.
Dimitris Kalaitzidis è soddisfatto del pareggio: “I nostri avversari hanno disputato buone gare ed erano in una posizione di classifica migliore della nostra. Abbiamo pensato perlopiù a difenderci, per non permettere al Kerkyra di ricavare qualcosa dalle loro azioni offensive. Nel secondo tempo siamo andati avanti per quella strada, ma siamo riusciti a rimettere le cose a posto. Questo risultato ci dà tranquillità e chiarezza mentale: due cose essenziali per lavorare come si deve”.
Asteras Tripolis – Panionios: 2-1 (1′ De Blasis (AT), 39′ Usero (AT), 82′ Kolovos (P)).
Il Panionios perde tutte e tre le gare contro le occupanti della zona Europa e ciò va a vantaggio dell’Asteras, che si ritrova solo al terzo posto. La squadra di Tsiolis ha giocato un buon calcio, molto veloce e di qualità, mischiando spesso le carte in avanti e mandando in confusione il Panionios.
Ecco cosa ha detto il tecnico di casa: “Una vittoria pulita e meritata e il fatto che avrebbe potuto essere anche più rotonda mi fa molto piacere, considerata la qualità dell’avversario. Quello che vogliamo è creare un nostro stile di gioco e lavorando ci stiamo riuscendo. Per la partita con lo Xanthi dobbiamo verificare la situazione di Bartollini e di Sankaré: è possibile che non ce la facciano”.
Dimitris Eleftheropoulos ha invece affermato: “Un gol a freddo nel primo minuto non è facile da digerire: è una situazione estrema che ci ha privato della tranquillità di cui avevamo bisogno per mettere in campo le tattiche su cui avevamo lavorato. I ragazzi però sono consci di ciò che fanno, sanno che hanno svolto un lavoro straordinario finora e hanno introiettato il nostro obiettivo: mantenere la categoria, non importa in che posizione finale”.
Platanias – Panathinaikos: 2-1 (38′ Kendal (PL), 59′ rig. Anastasakos (PL), 70′ rig. Toché (PAO)).
Il Panathinaikos, dopo la splendida prestazione contro il PAOK, incappa nella prima sconfitta della gestione Rocha. A condannarlo lo splendido goal di Kendal Ukar, che addomestica un cross in verticale in corsa e alza il pallone sopra la testa di Karnezis, e dal rigore di Anastasakos. Toché accorcia le distanze, ma è troppo tardi. Entrambi i rigori sembrano netti.
L’allenatore argentino si è così espresso: “Mi sento tranquillo. Quando ci sono delle decisioni arbitrali contro, esse ci devono rendere più forti e non abbatterci, ma mi rendo conto che è stata una settimana molto impegnativa, tra PAOK e Maribor. Oggi avevamo le stesse idee delle partite precedenti, ma eravamo più disordinati: avendo una squadra giovane, dovremo aspettare per avere un po’ più di esperienza a favorirci”.
Angelos Anastasiadis centra una vittoria storica nella sua prima panchina con il Platanias e non si dimentica del suo predecessore: “Il mister Chatzinikolaou mi ha aiutato molto nel capire la squadra: mi sento di dedicare la vittoria anche a lui, ma in particolare a Zacharias Karantonakis (giovane della primavera morto recentemente). Ero appena arrivato quando è successa questa tragedia, che ci ha dato uno stimolo in più per portare a casa una vittoria. Tornando alla gara, ci sono volte in cui sei felice per il risultato, ma non sei soddisfatto: ebbene, io oggi sono anche soddisfatto, poiché abbiamo aiutato questi ragazzi a fare quello che dovrebbero. Anche se avessimo perso 18-0, l’importante era non avere paura”.
PAOK Salonicco – Olympiakos Pireo: 1-1 (27′ Djebbour (OP), 88′ Athanasiadis (PS)).
Il PAOK riesce a rimediare una situazione che si stava prospettando catastrofica: otto punti di distacco sono meglio di undici, ma la strada è lunga e l’aquila bicefala deve volare alto, senza commettere altri errori.
Lo sa bene Giorgos Donis, che ha vissuto nervosamente la gara di domenica sera, per poi commentarla così: “Da come si è evoluta la partita, direi che siamo contenti del risultato. Ci sono state cose che mi sono piaciute molto, come l’organizzazione di gioco nel primo tempo, ma poi non avevamo la freddezza per capitalizzare le occasioni. Abbiamo giocato il pallone a terra, aspetto che curiamo molto in allenamento, e, una volta che si saranno ristabiliti totalmente Robert e Lawrence, saremo in grado di conferire una maggiore qualità a ogni nostro incontro. Vorrei spendere parole di soddisfazione anche per Konstantinidis e per tutti i giovani della nostra rosa: sono essenziali per i nostri progetti”.
Jardim storce il naso: “Non siamo soddisfatti del risultato, poiché eravamo la squadra migliore. Nel primo tempo abbiamo sofferto, ma nel secondo ci siamo rimessi in corsa e avremmo potuto benissimo fare altri gol. Prenderlo negli ultimi minuti poi è stato stupido. Il PAOK è un gruppo che sa giocare la palla, che ha un buon pacchetto offensivo: abbiamo cercato di limitarli proprio lì”.
Panthrakikos – Aris Salonicco: 4-0 (1′, 54′ Papadopoulos, 44′ Baykara, 75′ Lucero).
Lo stadio di Komotini è pieno per questo scontro salvezza. La tribuna ospiti è gremita, ma da lì i tifosi dell’Aris possono solo assistere alla terza sconfitta consecutiva del dio della guerra. A decidere è una doppietta di Dimitris Papadopoulos (tocco che manda il pallone appena dentro la linea di porta e contropiede bruciante), un bel colpo di testa di Baykara e un tiro a giro di Adrian Lucero. Da segnalare l’espulsione di Giannis Gesios al 36′ tra le fila degli ospiti.
Nikos Pasialis non ha rilasciato dichiarazioni, ma è praticamente ufficiale la notizia del suo esonero.
Pavlos Dermitzakis ha invece portato il suo Panthrakikos a +3 dalla zona rossa ed è al suo terzo risultato utile di fila: “Era un avversario ostico e con una maglia pesante, con molti tifosi al seguito: una squadra che aveva il nostro stesso obiettivo. Complimenti ai ragazzi, ora è necessario lavorare per la continuità dei risultati e per raggiungere al più presto la permanenza matematica in Super League. Voglio dedicare questa vittoria ai nostri sostenitori e a Thasos Karaolanis, che mi ha dato la possibilità di allenare qui. Per quanto riguarda i due infortuni di oggi: Melissis ha un problema al muscolo, mentre Makrydimitris è stato colpito in uno scontro. Domani sapremo le loro condizioni”.
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Fonti interviste: Novasports, Sport.gr.