Dopo quattro stagioni in serie A, il Presidente D’Attoma e il Direttore Sportivo Silvano Ramaccioni – il futuro dirigente del Milan – allestirono una squadra coriacea e talentuosa che il giovane allenatore Castagner mise in campo ispirandosi al modello culturale del periodo, l’Ajax. E se la Juventus di Conte e il Milan di Capello sono poi riusciti nell’impresa di concludere un intero campionato senza sconfitte, va detto che, ai tempi del torneo a 16 squadre, senza stranieri in campo e senza sponsor sulle maglie, fu il Perugia la prima squadra che riuscì a concludere un’intera stagione senza sconfitte, con un bilancio di 11 vittorie e 19 pareggi. Secondo posto, con la migliore difesa del torneo e accesso in UEFA.
La squadra giocava con: Malizia, Nappi, Ceccarini; Frosio, Della Martira, Dal Fiume; Bagni, Butti, Casarsa, Vannini, Speggiorin. Tra i protagonisti di un gioco aggressivo e compatto, il giovane Salvatore Bagni, a garanzia di argento vivo sulla fascia destra, il libero dai piedi buoni, Frosio, il centravanti di manovra “alla Hidegkuti” Casarsa, tra i primi a tirare i rigori da fermo e la mezzala Vannini, uno che nel gioco aereo aveva pochi rivali.
Dopo un avvio in cui già alla terza giornata il Perugia aveva battuto la Fiorentina per 1 – 0 (Casarsa) e alla quarta la Juventus campione d’Italia, con un 1 – 2 a Torino (Speggiorin, Cuccureddu (J), Vannini), la squadra umbra si piazzò stabilmente nelle zone alte della classifica, senza mai perdere un colpo e riuscendo a salvaguardare l’imbattibilità anche quando, sotto di due gol a San Siro con l’Inter, riagguantò il pareggio a tempo scaduto, con l’unico gol in serie A del terzino Ceccarini. Tuttavia, in quella gara, il Perugia perse Vannini, cui l’interista Fedele ruppe una gamba, mettendo fine alla carriera del giocatore.
Il pomeriggio dell’8/4/1979, a sei giornate dal termine e con il Milan sopra di due punti, allo stadio Curi scendevano in campo le pretendenti al titolo. L’intera Perugia sognava e l’Italia stava a osservare curiosa, sospesa tra la diretta radiofonica di Tutto Il calcio Minuto per Minuto e la differita televisiva di un tempo di una partita di serie A, trasmessa dalla Rai. Finì 1 – 1, con reti entrambe su rigore, al 15′ di Chiodi per il Milan e al 17′ di Casarsa per il Perugia. ( QUI , il video con le immagini d’epoca).
Così Castagner a distanza di anni: “Perdemmo lo scudetto perché nel ritorno ci ritrovammo senza Frosio e Vannini infortunati. Con loro lo scontro diretto col Milan al Curi non sarebbe finito 1-1…”.
Ancora una volta, una provinciale era arrivata seconda. Ci vorranno altri sei anni perché un’altra piccola grande squadra portasse a termine quello che Lanerossi Vicenza e Perugia avevano solo sfiorato. Ma di questo ne riparleremo.
(Un omaggio all’intera stagione del Perugia, in questo Video).
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