Esclusiva Mp – Pasquale Marino: “Milan, questa è una svolta. Constant terzino? L’ho lanciato io”

Questa lunga giornata di campionato, iniziata sabato e  lontana ancora tre partite dalla sua fine, offre diversi temi di discussione. Ne abbiamo selezionati alcuni per sottoporli all’occhio vigile di Pasquale Marino.

Mister, partiamo dalla Juventus: 4 punti in altrettante partite sono un campanello d’allarme oppure è una flessione logica?

La Champions è una competizione che ti toglie tante energie, soprattutto quando sfidi squadre come il Chelsea. La Juve era reduce da una serata europea in cui aveva gettato in campo ogni risorsa: non potevamo aspettarci una formazione brillante al cento per cento. Inoltre, in campionato, ha perso punti con Inter, Lazio e Milan, cioè con tre big. Sono convinto non ci sia alcun motivo per allarmarsi.

La vittoria di ieri rappresenta una svolta per il Milan?

Penso proprio di sì: finalmente hanno trovato la quadratura tattica e credono molto in ciò che fanno. Ieri ho visto una squadra unita, che voleva il risultato a tutti i costi e non ha mollato di un centimetro. Anche il pubblico di San Siro è rimasto entusiasta per il cuore dimostrato dai rossoneri.

Ci sono anche i rossoneri per il terzo posto?

Sì. Hanno risolto molti problemi accusati in passato, possiedono dei singoli in grado di fare la differenza e il campionato è ancora lunghissimo. Per il Milan è un obbligo puntare alla terza posizione.

Lei che ha allenato Kevin Constant, è sorpreso dalla naturalezza con la quale il ragazzo si sta disimpegnando da terzino sinistro?

Non sono sorpreso per un semplice motivo: fui proprio io, a Genoa, a farlo giocare per la prima volta da terzino. Fece una grande partita contro l’Udinese e nella giornata successiva, in casa della Lazio, lo proposi come quinto di centrocampo con alle spalle una difesa a 3. Constant ha forza fisica e buon piede: sorretto dalla giusta attenzione tattica, per quel ruolo è un ottimo elemento.

Derby di Sicilia: che ruolo ha giocato la carica trasmessa da Lo Monaco al Palermo durante la settimana?

Guardi, io non posso sapere quanto abbiano inciso le parole del direttore perché certe situazioni bisogna viverle da vicino per poterle giudicare. Di sicuro il derby è una sfida particolare, giocata sul filo dei nervi, e quindi anche le prodezze dialettiche fanno il loro. Ma poi il giudice supremo è sempre il campo.

Nelle ultime due giornate abbiamo visto una Roma meno zemaniana del solito: non è che il boemo, al contrario di ciò che dice la sua storia, si sta adattando alla squadra?

Ma no. L’identità zemaniana si vede sempre, è un tratto inconfondibile dell’allenatore giallorosso. Piuttosto io gli farei un plauso per le ultime vittorie, perché se la Roma interpreta bene la fase difensiva può battere chiunque. Il gol, Totti e compagni, sono in grado di trovarlo in qualsiasi momento.

Chi rischia di più oggi tra Napoli ed Inter?

Difficile dirlo, entrambe affrontano due avversarie che in casa vanno a mille. Per battere Cagliari e Parma servono prestazioni di spessore.

Per la sua Udinese è una stagione di transizione?

Quando ogni estate stravolgi la squadra non è mai semplice ripetersi: Guidolin ha fatto un miracolo nella passata stagione. L’uscita dalla Champions ha influito sul morale, infatti nelle prime gare i friulani hanno incontrato molte difficoltà. Adesso hanno ripreso a marciare, anche se è arrivato qualche pareggio di troppo e nonostante Di Natale e compagni abbiano le qualità per esprimersi meglio di come stanno facendo.