Il sentito derby con la Dinamo non è altro che la restituzione dell’incubo che nel girone d’andata costrinse le dimissioni di Silkin. I biancoblu a inizio stagione navigavano nei bassifondi di classifica, e quel 0-4 fu la goccia che fece traboccare il vaso, e il presidente Sovoljev decise di prendersi, in quella che sista rivelando una scelta vincente, l’allora allenatore del Kuban Dan Petrescu. Come al solito, mattatore di giornata, Aleksandr Kokorin: sicuramente il più forte calciatore russo in questa stagione, per qualità, decisività ed età. Classe 1991, sta letteralmente tenendo a galla la Dinamo, permettendole di tornare nelle posizioni che più competono a un club di tale storia. Due gol suoi, poi ad incrementare il parziale ci pensano Noboa, che come al solito smentisce le voci di un suo ritorno a Kazan, e il redivivo Semshov, che con una doppietta segna anche in questo campionato. A tempo decisamente scaduto il gol della bandiera del promettente centravanti Artem Dzyuba.
Goleada anche a Krasnodar, dove il Kuban continua a mettere in mostra bel calcio. Una grande unione di intenti, una splendida piazza calcistica e una società seria stanno permettendo a una squadra indebolitasi a causa della cessione di Traorè all’Anzhi di fare un torneo eccezionale. A conti fatti, meriterebbero l’europa; vedremo se continueranno di questo passo. La sfida odierna col malcapitato Krylya Sovetov è una pura formalità, già decisa dalle reti di Popov e Baldè in un minuto. Il fortunosissimo autogol di Ozbiliz, uno abituato di solito a segnare nella porta giusta, mette soltanto un po’ di paura al Kuban, che però chiude la pratica grazie al rigore di Pizzelli. Per le statistiche la rete di Popov, per il definitivo 4-1.
SPARTAK MOSCA-DINAMO MOSCA 1-5 15′ 44′ Kokorin, 18′ Noboa, 80′ 88′ Semshov, 92′ Dzyuba (S)
KUBAN KRASNODAR-KRYLYA SOVETOV 4-1 18′ Baldè (Ku), 19′ Popov (Ku), 64′ Aut. Ozbiliz, 71′ Rig. Pizzelli (Ku), 78′ Popov