Gara davvero emozionante quella disputata sul circuito di Interlagos, caratterizzata da un incidente al via che ha coinvolto proprio Vettel, precipitato al ventiduesimo posto, ma capace di una rimonta sensazionale, che gli ha garantito la vittoria. Un gran premio condizionato anche dalla pioggia caduta sull’asfalto brasiliano e dalla safety car, entrata in pista per ben due volte; grande onore, comunque, a Fernando Alonso e alla Ferrari, in lotta fino alla fine contro una vettura che si è dimostrata superiore. Piccola soddisfazione per la Rossa, che si aggiudica il secondo posto anche nel mondiale costruttori alle spalle della Red Bull, che aveva già trionfato la scorsa settimana. posto per Michael Schumacher, all’ultima gara della carriera.
LA GARA
Pronti via il GP del Brasile regala subito emozioni grandissime: scatto magistrale di Massa e Alonso che scavalcano le due Red Bull, portandosi all’attacco della prima posizione; caos nelle retrovie, con un incidente a metà gruppo che costringe al ritiro Perez e Senna, ma che, soprattutto, coinvolge Vettel, che sprofonda in ultima posizione con la monoposto danneggiata. Alonso è scatenato: doppio sorpasso al giro numero 3, con lo spagnolo che sfila in un colpo solo il compagno di squadra e Webber in lotta tra di loro. Altro colpo di scena poco dopo: stavolta è proprio Alonso a sbagliare, andando dritto nelle vie di fuga, ma riuscendo a tornare in pista in quarta posizione, scavalcato dallo scatenato Hulkenberg con la Force India. Comincia a piovere in maniera consistente, mentre è battaglia tra le due McLaren: Button supera Hamilton ed è primo, con Vettel che è già in ottava posizione. Tram tram attorno al decimo giro, con i piloti che decidono di montare le gomme intermedie per la pioggia che comincia a cadere con intensità. Nel frattempo Vettel ha annullato il suo distacco da Alonso, portandosi a pochi secondi dal pilota spagnolo, terzo in classifica, mentre in vetta Hulkenberg sorpassa Button e si porta in prima posizione.
Secondo pit stop per Ferrari e Red Bull, che montano gomme da asciutto: i due rivali si ritrovano così uno dietro l’altro. Nuovo colpo di scena al giro 23, quando entra in pista la safety car a causa dei moli detriti presenti sul circuito; distacchi annullati e gara che riprende al trentesimo giro con diversi sorpassi anche nelle prime posizioni: sorpasso e controsorpasso tra Alonso e Kobayashi, Massa supera Vettel, mentre la pioggia ricomincia a cadere sul circuito di Interlagos, senza però condizionare più di tanto i piloti. Errore del leader della corsa Hulkenberg al giro 49: il tedesco perde il controllo della sua Force India, riuscendo tuttavia a mantenerla in pista. Ne approfitta Hamilton, che sorpassa il tedesco, portandosi in prima posizione a una ventina di tornate dalla conclusione della corsa. Vettel, nel frattempo, controlla la situazione, badando a condurre sotto la bandiera a scacchi la sua vettura. Ancora un colpo di scena al giro 55: Hulkenberg cerca di riprendersi la prima posizione, ma tocca la McLaren di Hamilton, costringendo l’inglese al ritiro; per la manovra azzardata il pilota della Force India è costretto ad una penalizzazione. Gara che si avvia verso la conclusione dietro la safety car, entrata in pista per un incidente capitato a Di Resta. Finisce così, col trionfo di Button, secondo Alonso, ma Vettel è campione del mondo.
L’ordine d’arrivo (prime posizioni) del GP del Brasile 2012.
Ordine d’arrivo | Pilota | Scuderia |
1 | Button | McLaren |
2 | Alonso | Ferrari |
3 | Massa | Ferrari |
4 | Webber | Red Bull |
5 | Hulkenberg | Force India |
6 | Vettel | Red Bull |
7 | Schumacher | Mercedes |
8 | Kobayashi | Sauber |
9 | Vergne | Toro Rosso |
10 | Raikkonen | Lotus |
11 | Petrov | Caterham |
12 | Ricciardo | Toro Rosso |
Classifica piloti finale: Vettel 281, Alonso 278, Raikkonen 207, Button 188, Webber 179, Hamilton 165, Massa 122, Grosjean 96, Rosberg 93, Perez 66, Hulkenberg 63, Kobayashi 62…
Classifica costruttori finale: Red Bull 460, Ferrari 400, McLaren 378, Lotus 303, Mercedes 142, Sauber 128, Force India 109, Williams 76, Toro Rosso 26.