BOTTA E RISPOSTA – Gara delicata allo Zecchini: i toscani per agganciare il Novara a 10 punti e non sentirsi più ultimi; il Brescia per consolidare la zona playoff. Il duo di allenatori biancorosso opta per un 3-4-3 con Sforzini affiancato da Lanzafame e Foglio. Calori perde Saba e Budel, e li rimpiazza con Scaglia e Bouy. L’inizio dell’avventura della nuova guida tecnica del Grosseto è da incubo. Partenza letale del Brescia: Corvia scappa a Olivi, che lo stende in area; per l’arbitro Tommasi non ci sono dubbi. Rigore, che Caracciolo trasforma con una conclusione decisa e potente. I mugugni dei tifosi di casa non deprimono i maremmani che si rovesciano nell’area di Arcari, bravo a respingere di piede la il tiro ravvicinato di Antonazzo. Poco dopo, però, Sforzini dimostra di avere un mirino sulla testa: il numero 32, su un cross di Ronaldo anticipa De Maio e infila chirurgicamente il pallone all’angolino. Nono gol per il bomber romano, un autentico cecchino.
GARA DIVERTENTE – La gioia dello Zecchini dura però solo 4 minuti: sugli sviluppi di un angolo, Scaglia si imbosca tra le maglie biancorosse, poi sbuca di fronte a Lanni e lo fredda con un tiro di sinistro sullo splendido assist di Bouy. 1-2 lombardo, ma la giostra del gol non ha alcuna intenzione di fermarsi. Passano ancora 4 minuti, è il 22′, il solito Ronaldo pesca con un destro morbido Olivi in area, Zambelli si addormenta e il capitano dei toscani insacca comodamente il gol del nuovo pareggio. Secondo gol per lui in campionato. La partita si mantiene molto vivace, con il Brescia che immediatamente sfiora il terzo vantaggio, ancora con Scaglia: la sua bella serpentina si conclude con un tiro deviato in angolo da Lanni. E’ l’ultima occasione di un primo tempo, di certo non consigliato ai deboli di cuore.
RITMO BASSO – Nella ripresa le squadre si ricordano che il calcio è uno sport fatto anche di disciplina e tattica. Il maggior rigore imposto dagli allenatori alle rispettive squadre, dà vita a un secondo tempo più regolare e ragionato, completamente diverso dalla pirotecnica prima frazione. Le Rondinelle ci provano con le conclusioni dalla distanza, ben controllate dalla retroguardia maremmana. Il Grosseto gioca bene, ma non riesce a trovare la zampata decisiva. Magrini e Consonni ci provano inserendo Lupoli e Quadrini. Il numero 21 biancorosso sfoggia una punizione perfetta: Arcari è impietrito, ma viene salvato dalla traversa. Sarebbe stato il gol vittoria per il Grosseto, che avrebbe meritato il bottino pieno. Matura invece un pareggio, che dà continuità di risultati ad entrambe le compagini: i toscani infilano il 4° risultato utile casalingo, rimangono ultimi, anche se con buone speranze per il futuro. Il Brescia non perde da 7 turni, durante i quali però ha vinto solo 2 volte. E si presenterà al big match contro il Verona senza Lasik, Stovini e Corvia, che saranno squalificati.
GROSSETO-BRESCIA 2-2
MARCATORI pt 2′ Caracciolo (rig), 14′ Sforzini, 18′ Scaglia, 22′ Olivi.
GROSSETO (3-4-3) Lanni; Padell, Olivi, Barba; Antonazzo, Ronaldo (35′ st Bonanni), Obodo, Calderoni; Lanzafame (23′ st Lupoli), Sforzini, Foglio (9′ st Quadrini). (Franza, Crimi, Donati, Iorio). All. Magrini.
BRESCIA (3-5-2) Arcari; De Maio, Salamon, Stovini; Zambelli, Lasik, Bouy (44′ st Benali), Scaglia (22′ st Martina Rini), Daprelà; Andrea Caracciolo, Corvia (40′ st Picci). (Cragno, Antonio Caracciolo, Finazzi, Mitrovic).
Arbitro Tommasi di Bassano del Grappa.
Note – Giornata soleggiata, terreno in discrete condizioni, spettatori 3.000 circa. Ammoniti Scaglia, Lasik, Stovini, Foglio, Bouy e Corvia per gioco falloso. Espulso Gigi Maifredi al 28′ st per proteste. Angoli 4-2 per il Brescia, recupero 1′ e 4′.