Un nome sconosciuto al grande pubblico e i motivi sono due: il primo è la sua età, 21 anni; il secondo è che non ha mai allenato prima d’ora. O meglio, ha già allenato, ma non calcio giocato. Il suo curriculum elenca i risultati (superlativi, pare) a Football Manager, il famoso videogioco per pc che simula ogni aspetto della carriera di allenatore e gestione di un Club.
Proprio così. I dirigenti della società azera, nata nel 1997 dalla dissoluzione della vecchia Dinamo Baku, con due campionati e tre coppe nazionali in bacheca, hanno scelto il giovane svedese sulla base delle sue capacità di gestione, organizzazione e scelte tattiche al videogioco del genere più famoso nel mondo. E non è solo questo. In realtà Vugar era già consulente esterno del Club dal febbraio di quest’anno e, stando anche al comunicato apparso sul sito ufficiale del FC Baku qualche giorno fa, è stato ora promosso “allenatore della squadra A”.
Negli ultimi anni, va detto, i tentativi di “trovare lavoro” grazie alle capacità videoludiche, sono aumentati. Il primo degno di nota a provarci fu, nel 2006, John Alexander Boileau che, sempre proponendo il suo curriculum di vittorie a Football Manager, tentò la fortuna con il Club inglese del Middlesbrough, che era alla ricerca di un nuovo manager dopo l’addio di Steve McClaren. Proprio quest’anno, invece, decine di eccellenti giocatori di FIFA 12 hanno provato a proporsi per il posto di manager al Dumbarton, squadra di First Division scozzese.
Insomma, i tentativi ormai si sprecano, ma pare che Vugar Huseynzade (comunque possessore di una Laurea di Business Management) ce l’abbia fatta. Resta da capire la concreta verità dietro questa notizia, dato che, a parte il comunicato, sul sito ufficiale del Baku non c’è traccia di Vugar e, anzi, viene ancora nominato Bojidar Bandoviç come allenatore. Probabilmente il sito non è stato aggiornato (si parla di esonero di Bandoviç e promozione di Vugar, ndr) o il ruolo del 21enne svedese è solo all’interno dello staff tecnico ma non in prima linea. Resta qualche dubbio, anche, sull’operazione come possibile trovata pubblicitaria sia per il Club che per il videogioco.
Prendiamo comunque la notizia per buona e ufficiale. Nell’era della tecnologia, quindi, anche il calcio si adegua e, a quanto sembra, diventare allenatori non è mai stato così semplice.