Il cambiamento di mentalità, quindi, non è poi così lontano, anche se c’è ancora molto da lavorare in ambito Europa League. Molte squadre, infatti, lottano per un intero campionato per aggiudicarsi un posto in Europa, per poi snobbarla apertamente, mandando in campo le seconde linee, quasi come se fosse un intralcio al loro cammino in campionato. Insomma, i soldi messi in palio dall’Europa League non saranno tanti come la Champions, ma sono pur sempre entrate; senza considerare il fattore ranking, e il fatto che non sarebbe poi così brutto vincere, ogni tanto, anche un titolo, soprattutto se a livello europeo.
Passando alla Champions League, invece, i complimenti vanno sicuramente al Milan, qualificatosi agli ottavi di finale con un turno di anticipo, nonostante le evidenti difficoltà che sta attraversando quest’anno la squadra di Allegri. Ciò dimostra l’attitudine dei rossoneri a far bene in Europa, comunque vada. Il tassello che manca è la Juventus, che dopo aver inflitto un sonoro 3-0 al Chelsea di Di Matteo, deve dimostrare di poter proseguire il cammino in Europa. Il traguardo non è così lontano, ma c’è da stare attenti: i Blues potrebbero avere vita facile contro i danesi del Nordsjaelland, e i bianconeri devono comunque far punti (almeno 1) nella trasferta di Donetsk. Si rischia, quindi, di fare 5 su 6 in Europa, con la speranza che la Juventus non raggiunga i colleghi bianconeri dell’Udinese (i tifosi juventini sono autorizzati a fare tutti gli scongiuri del caso). Niente male, insomma.