Esclusiva Mp – Pecci: “Fiorentina più forte, ma domenica tifo Toro”
Centocinquantaquattro presenze con la maglia granata e centotrentotto in viola: Torino-Fiorentina è la partita di Eraldo Pecci. Abbiamo intercettato il 57enne romagnolo per scoprire le sue sensazioni in vista della sfida di domenica.
Torino-Fiorentina è il suo derby del cuore?
Ho indossato anche le maglie di Bologna e Napoli, per cui capita spesso che ci siano delle partite significative per il mio passato. Di sicuro è una gara che seguirò con interesse, perché voglio bene a entrambe le società.
Farà il tifo per una delle due?
Una mamma con due figli guarda sempre con più attenzione quello che sta peggio. La Fiorentina sta facendo cose egregie, per cui…
Per cui domenica forza Toro?
Una mamma si comporterebbe così.
Crede ci sia la possibilità di trovare una Fiorentina tra le prime tre a fine campionato?
Certamente. Se togliamo la Juventus, comunque un’incognita per via della Champions, non c’è una formazione più forte delle altre. I viola giocano un grande calcio e sono liberi da impegni infrasettimanali: puntare al podio è doveroso.
Per i granata, invece, si può delineare una stagione da metà classifica?
Più o meno. Quella di Ventura è una squadra che fa molta fatica a segnare ma, al tempo stesso, fa fatica anche a subire. Pur ammettendo che non pratica un gioco entusiasmante, resta un’avversaria ostica per chiunque.
Entrambe sono accomunate dall’assenza di un grande finalizzatore?
La Fiorentina trova la porta con discreta facilità e possiede un Jovetic in rampa di lancio. Sull’altra sponda c’è Rolando Bianchi, un attaccante di tutto rispetto. Purtroppo in Italia non abbiamo Messi e Cristiano Ronaldo, per cui le nostre squadre devono cercare la via del gol con più calciatori. Se non si riesca a concretizzare, la colpa non è solo dei centravanti.
Ieri è stata una giornata positiva per i nostri club impegnati in campo internazionale: 3 su 4 hanno staccato il pass per i sedicesimi di Europa League…
E sottolineiamo che l’unica a non farcela, l’Udinese, aveva un girone difficilissimo. Ieri è arrivato un segnale positivo: abbiamo bisogno di tornare a farci rispettare come una volta fuori dai nostri confini.
Inter, Lazio, Napoli: una di queste può riconquistare un trofeo che ci manca dal lontano 1999?
Per la Lazio la vedo dura, mentre per Inter e Napoli dipenderà tutto dal cammino che faranno in campionato. Qualora dovessero trovarsi fuori dai discorsi scudetto già a febbraio/marzo, allora sono convinto che potrebbero arrivare fino in fondo.
Stupito dalla Juventus in Champions League?
Conosciamo il valore dei bianconeri: chi era troppo pessimista non aveva capito niente. Sinceramente mi aspettavo una grande prestazione, ma i ragazzi di Conte sono andati addirittura oltre. Sbarazzarsi così dei campioni d’Europa è una dimostrazione di competitività ai massimi livelli. La Juventus non sembra un club italiano, gioca alla pari degli squadroni inglesi e spagnoli.