In primo luogo, c’è lo storico abbonato Jon Dolan, il quale critica Benitez soprattutto per motivi tecnici. In un’intervista al Daily mail, considera il tecnico spagnolo: “un allenatore che, a parte vincere alla lotteria a Istanbul, ha portato a casa solo una FA Cup con il Liverpool e di quelle coppe noi ne abbiamo un sacco; che ha fatto spendere al Liverpool oltre 230 milioni di sterline, prendendo di decente però solo Torres e Xabi Alonso; che è stato cacciato dall’Inter del triplete di Mourinho dopo appena sei mesi e che fa giocare le sue squadre in modo mortalmente noioso“.
Domenica, contro il Manchester City, dovrà quindi affrontare una di quelle accoglienze che non si dimenticano così facilmente. I tifosi, infatti, hanno annunciato, tramite vari social network, di mettere in piedi una serie di proteste per manifestare la loro contrarietà: strapperanno i loro abbonamenti allo stadio. Già in passato, quando circolava la voce di Benitez sulla panchina del Chelsea al posto di Villas-Boas, apparirono striscioni accompagnati da cori di insulti.
I COMPITI DI BENITEZ. Oltre alla situazione tifosi, che di certo non faciliterà il compito, Benitez dovrà fare i conti anche con gli obiettivi societari. Gli è stato chiesto, infatti, di raggiungere almeno la zona Champions. Per raggiungere tale traguardo, bisognerà risistemare la difesa ma, soprattutto, cercare di trovare un compromesso tra l’offensivismo che piace ad Abramovich e il suo pragmatismo, che consiste nel non prendere gol, prima di tutto. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino…