Top e flop della 13a giornata di Serie A

I migliori e i peggiori della 13a giornata di Serie A. Marchetti chiude la porta della Lazio alla Juventus, Abbiati ‘apre’ quella del Milan a Inler e Insigne.

TOP

Federico Marchetti: una saracinesca. Anzi, di più. Oltre ai due interventi da urlo su Giovinco e Marchisio ne sfodera uno che va addirittura contro le leggi della fisica, sul tiro da lontano di Vidal deviato fortuitamente da Quagliarella. Controtempo? Macchè, balzo felino e manona ad alzare sopra la traversa il pallone che tutto lo stadio vedeva già in rete. Lui e i legni fermano la Juve che altrimenti, alla luce degli altri risultati della giornata, sarebbe già in maxi fuga.

Marco Sau: la sua doppietta a San Siro ha un’eco ancora maggiore di quella di El Shaarawy, sempre più capocannoniere e ormai un habituè di questa rubrica. Giusto premiare il piccolo grande attaccante dei sardi, che ha trafitto due volte l’Inter rallentando di fatto la rincorsa dei nerazzurri alla vetta della classifica. Da promessa sta diventando una realtà. E chissà che in un futuro non riesca a conquistare anche Prandelli.

Alberto Aquilani: quando sta bene è uno dei migliori centrocampisti non solo italiani ma dell’intero campionato. Tre gol in due partite, uno al Milan e due, uno più bello dell’altro alla Fiorentina. Pennellata su punizione e tocco sopraffino di prima intenzione con l’esterno. In attesa di recuperare Jovetic, Montella può godersi il suo Principino e intanto la Fiorentina continua a volare sempre più in alta quota.

FLOP

Diego Milito: il clamoroso errore sotto porta al minuto 54 di Inter-Cagliari ha fatto riaffiorare i fantasmi del primo anno e mezzo post triplete. Da Principe a ranocchio, da bomber implacabile a brocco che si divora i gol a porta vuota. La prima versione, che resta ovviamente la più credibile, si è smarrita con la memorabile notte dello Juventus Stadium. Urge recuperarla il prima possibile, perché non può pensarci sempre Palacio.

Christian Abbiati: una prima mezzora da incubo quella del San Paolo per il portiere del Milan. Grave l’errore di valutazione sul tiro di Inler, sì carico di effetto ma scagliato da… casa sua. Sul raddoppio di Insigne la deviazione di Acerbi non lo aiuta ma quando la palla passa in mezzo trra le gambe il portiere non fa mai una bella figura. E per finire, gli insulti di Galliani direttamente dalla tribuna. Per fortuna del Milan quello che ha distrutto lui l’ha aggiustato El Shaarawy.

Cesare Bovo: serata da incubo per il difensore rossoblu, suo malgrado protagonista in negativo della resa genoana nel derby. L’autogol in chiusura di primo tempo, tanto grottesco quanto doloroso, è una mazzata terribile per le speranze del Grifone, condannato alla sesta sconfitta consecutiva e all’ultimo posto in classifica.  Peggio di così…