Esclusiva Mp – Maspero: “Toro, stasera puoi vincere. E se Cerci gioca come sa…”
“E’ una partita aperta a qualsiasi risultato. Si affrontano due squadre che praticano un calcio molto offensiva. Con la giusta interpretazione, il Toro può fare il colpaccio”. Parole di Riccardo Maspero, ex cuore granata.
Gli attaccanti di Ventura non attraversano un ottimo momento in fase realizzativa. E’la partita ideale per Bianchi e compagni?
Sulla carta sì, ma il campo regala spesso esiti imprevedibili. In ogni caso non basterà pungerà in attacco: la Roma con il pallone tra i piedi sa fare male a chiunque. Per portare a casa il risultato servono molte altre componenti.
Se Fosse Cairo, a gennaio interverrebbe per potenziare il reparto avanzato?
Queste sono valutazioni che spettano alla società e all’allenatore. Tutto va valutato in base agli obiettivi che il Torino si propone. Ovviamente se si vuole crescere, ben vengano nuovi calciatori.
Alessio Cerci può essere l’uomo in grado di far compiere un salto di qualità a questo Toro?
Certamente. Cerci è un grande calciatore: dal punto di vista tecnico è tra i primissimi del campionato, perciò se esprime tutto il suo potenziale la squadra ne trarrà un grosso giovamento. Sta facendo il suo, ma da uno come lui ci aspettiamo qualcosa in più.
Sorpreso dal rendimento della sua ex Fiorentina?
Non sono sorpreso perché nel calcio i risultati si ottengono sempre quando si lavora con logica. Hanno acquistato i giocatori giusti per le idee di Montella, creando un mix tra elementi in cerca di rilancio e giovani di valore. Adesso sta tutto all’ambiente: non dovranno mettere pressione sui ragazzi, altrimenti l’alta classifica potrebbe far girare la testa a qualcuno.
Se ciò accadrà, i viola potrebbero classificarsi tra le prime tre?
Se saranno bravi a non deprimersi dopo le battute a vuoto che inevitabilmente arriveranno, non c’è dubbio che questa squadra può giocarsela con tutti. Anche per i primi posti.
Quello di Montella è un centrocampo senza incontristi: il Riccardo Maspero calciatore si sarebbe divertito a giocarci?
Molto (ride n.d.r.). Si dice sia una novità per il calcio italiano, ma credo sia l’ora di sfatare certi luoghi comuni. Se un allenatore ha delle idee, deve avere tutto il materiale per metterle in pratica. Chi l’ha detto che deve esserci per forza un incontrista? Il Barcellona gioca con un solo difensore, Puyol e Pique, e poi il resto della squadra è formato da gente abituata ad attaccare.
Nel suo futuro c’è una panchina?
L’obiettivo è quello di affermarmi come allenatore. A fine anno concluderò il corso a Coverciano: vedremo dove sarò l’anno prossimo. Spero non a casa (ride n.d.r.).