Inter-Cagliari, le pagelle: spettacolo e giallo a ‘San Siro’. Finisce 2-2, ma…

Il Cagliari di Pulga arriva a San Siro e, giocando con personalità e grande qualità di gioco, riesce a imporre all’Inter di Stramaccioni un pareggio che non serve a nulla ai nerazzurri in chiave lotta scudetto, dopo i risultati delle rivali di ieri. I padroni di casa si erano portati pure in vantaggio con Palacio, imbeccato alla perfezione da Cassano, ma poi subiscono il rientro del Cagliari, che prima pareggia nel finale di tempo con Sau e poi nella ripresa si porta addirittura avanti con lo stesso attaccante sardo a mezz’ora dalla fine. Nel finale un autogol di un ottimo Astori rimette in gioco tutto, ma uno straordinario Agazzi riesce a mantenere il risultato in parità, pareggiando le grandi parate di Handanovic nella prima frazione. Una splendida partita che si chiude con il giallo di un rigore non concesso da Giacomelli all’ultimo per un fallo su Ranocchia che appare netto.
INTER
Handanovic 7 – Spaventoso, soprattutto nel primo tempo, in un paio di interventi su Nene’ e Sau. Momento di forma semplicemente straordinario.
Ranocchia 6,5 – Qualche errore di troppo ma arriva un’altra gara di grandissima sostanza, meritando un rigore nel finale non concesso incredibilmente dall’arbitro.
Samuel 5,5 – Qualche posizionamento non proprio azzeccato in occasione dei gol cagliaritani e troppi palloni buttati in avanti senza le necessarie idee chiare.
Juan Jesus 6 – Non è preciso come al solito, ma gioca comunque con concentrazione e si dimostra di nuovo uno dei più positivi. Dal 73′ Coutinho 6 – Entra in campo con la voglia di spaccare il mondo, sbagliando però molto, pur rendendosi pericoloso in più di un’occasione.
J. Zanetti 6 – Recupera brillantezza nel secondo tempo dopo un avvio passato in sofferenza contro le giocate intelligenti e propositive di Avelar.
Cambiasso 5,5 – Non è lucido e presente come in altre partite e la manovra interiste ne risente.
Gargano 5 – Impreciso e distratto, rischia spesso di innescare facili e letali ripartenze avversarie.
Nagatomo 6 – La corsa e la dedizione alla causa non mancano mai. A latitare oggi è la precisione.
Cassano 6 – La pennellata per il gol di Palacio e qualche giocata da applausi gli fanno guadagnare la sufficienza. Per il resto, è troppo statico e poco partecipe alla fase difensiva. Dal 82′ Alvarez 6 – Il suo ingresso in campo dà un’inaspettata scossa alla squadra che segna il gol (arrivato da un suo cross) e crea almeno altre due-tre occasioni.
Palacio 6,5 – Segna il suo settimo gol nelle ultime 8 partite. Sneijder dovrà faticare non poco per trovare posto in squadra.
Milito 5 – In ombra per tutto il match, a inizio ripresa sbaglia un gol da 0 metri semplicemente clamoroso. Dimostra che in questo periodo è appannato.
All. Stramaccioni 5,5 – La squadra a larghi tratti è sfilacciata e lascia troppo spazio al Cagliari di ragionare e trovare la profondità giusta. Alcuni uomini oggi sono sembrati statici e non lucidi, sia nella manovra, sia nella finalizzazione. Se si vuole competere per il tricolore, queste sono partite da vincere. Ok l’errore dell’arbitro nel finale, ma anche i sardi hanno avuto le loro occasioni.
CAGLIARI
Agazzi 7 – Nulla può sul vantaggio interista di Palacio. Concentrato nelle uscite e autorevole in area di rigore. Straordinario nel finale sul colpo di testa di Palacio e il successivo tentato tap-in di Cambiasso, come pure in altre occasione negli ultimi minuti, quanto i nerazzurri spingono al massimo per riuscire a portare a casa l’intera posta.
Pisano 6 – Quello con Nagatomo è un duello atletico che lo vede attento e dinamico.
Rossettini 6 – Sul gioco aereo è presente e di frequente vincitore.
Astori 6,5 – Sempre preciso e reattivo, non sbaglia praticamente nulla, intervenendo in anticipo sugli avversari. Sfortunato quando insacca nella propria porta.
Avelar 6 – Quando spinge riesce in un’impresa non da poco: tenere costantemente in apprensione Zanetti e sfondare pennellando traversoni insidiosi per gli avanti di Pulga.
Ekdal 6 – Ci mette il piede e la grinta. Il suo filtro a metà campo è fondamentale.
Conti 6,5 – Con qualità e ottima visione di gioco distribuisce palloni e dà fluidità alla manovra sarda. Non perde mai lucidità e spadroneggia nella sua zona di competenza.
Nainggolan 6,5 – Ci prova spesso dalla distanza, disponendo di un destro potenzialmente micidiale. Attivo e propositivo sia in appoggio alle azioni d’attacco della squadra rossoblu, sia quando è chiamato a difendere.
Cossu 5,5 – In un Cagliari che gioca con personalità e qualità lui, che dovrebbe essere l’uomo dotato maggiormente di queste caratteristiche, a volte si estranea dalla manovra e si perde nei meandri della trequarti. Dal 68′ Dessena 6 – Tiene botta in mezzo al campo come può nel forcing finale dei padroni di casa.
Nene’ 6 – Impensierisce seriamente lo strepitoso Handanovic in un paio di occasioni e partecipa attivamente al gioco (ottimo) della squadra. Dal 37′ Pinilla 6,5 – Entra in campo con grande determinazione, mettendoci lo zampino nell’azione del secondo gol cagliaritano.
Sau 7 – La doppietta è il coronamento di una prestazione sontuosa per sacrificio e qualità messi sul terreno di gioco per tutti i minuti giocati. Dal 74′ Ibarbo 6 – In contropiede può essere letale e il suo ingresso in campo è utile a tenere in apprensione i difensori dell’Inter.
All. Pulga 6,5 – Oggi si è vista una squadra a tratti padrona del campo in casa di una squadra più forte e con un organico decisamente diverso per qualità. Il Cagliari ha fluidità e velocità di manovra, ha personalità e freschezza atletica. Con questi e altri fattori si spiega la risalita in classifica e l’ottimo lavoro svolto da lui e da Diego Lopez.
Arbitro Giacomelli 5 – Le gestione dei cartellini sembra a volte confusionaria e poco chiara. Il mancato rigore su Ranocchia nel finale pesa come un macigno.
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Marco Macca