Ronaldo: “Juve la più forte, ma il campionato è lungo. Pato? Deve reagire”

Una volta era il Fenomeno, un autentico dio del calcio. Ora la sua immagine è cambiata. E’ in Brasile protagonista di un reality show il cui obiettivo è dimagrire. Ma, immagine o no, Ronaldo è sempre Ronaldo. Solo il suo nome, per esteso, provoca brividi a fior di pelle: Luis Nazario da Lima…la storia del calcio più o meno recente. La domanda, che è uno stillicidio: dove sarebbe arrivato senza infortuni? Ogni volta che parla, Ronnie, è un piacere e le sue esternazioni raramente sono banali. Banale lui che non lo è mai stato: amato nonostante le scelte, contestate, di lasciare l’Inter prima e di approdare al Milan poi.

NOSTALGIA CANAGLIA- Intervenuto telefonicamente nella trasmissione “Calcio€Mercato” di Sportitalia, il Fenomeno ha parlato delle sue esperienze meneghine, lasciando trasparire qualche piccolo rimpianto su come sia finita l’avventura nerazzurra: “Con Moratti ho avuto un rapporto bellissimo. Lui seguiva la squadra, non come Berlusconi. Mi è dispiaciuto aver lasciato l’Inter e aver troncato male una storia così, ma per fortuna mi rimangono i tanti bei ricordi“. Nonostante questo rimorso, non ha nulla da rimproverare all’agente/amico Giovanni Branchini, ospite di Michele Criscitiello in studio: “Nell’ambiente calcio ci sono tante persone non brave, io ho avuto la fortuna di incontrare Branchini, che ha sempre gestito benissimo la mia carriera, in ogni momento“.

UNO SGUARDO AL PRESENTE, UNO AL FUTURO- Inevitabile la domanda al Fenomeno: si, ok, l’Inter è forte, ma può vincere lo scudetto? “Nell’ultimo anno la Juventus ha dimostrato di essere di gran lunga la più forte, ma quest’anno il discorso sembra un po’ diverso. Il campionato è ancora molto lungo e c’è tempo ancora per i pronostici“. Infine, Ronnie ha detto la sua su due giocatori brasiliani, promesse più o meno in via di sviluppo, spesso, forse frettolosamente, paragonati a lui. Trattasi di Neymar e Pato. “A Neymar ho consigliato di andare al Real Madrid. Sono stato lì 5 anni, ovviamente non decido io ma gli farebbe bene l’esperienza europea. Incantare in Brasile non è sufficiente per diventare importanti (con buona pace di Pelè, ndr). Pato deve lavorare sodo per mettersi alle spalle questo brutto periodo, ma se farà le scelte giuste sarà in grado di riprendersi presto”. Parola di Fenomeno; parola di uno che di momenti brutti ne ha avuti. E molti.