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Milan, Berlusconi atterra dal cielo e si riprende la sua squadra: “Rieccomi!”

Silvio Berlusconi, come promesso da Adriano Galliani, non molla il suo Milan e di rientro dalla vacanza in quel di Malindi, atterra come ai vecchi tempi con l’elicottero a Milanello per la gioia del popolo rossonero.

Alla presenza di una cinquantina di tifosi, il presidente del Diavolo è atterrato con “Agusta”, l’elicottero del cavaliere, alle 12.10, interrompendo l’allenamento di rifinitura della squadra rossonera che domani sera sarà impegnato nella delicata sfida del San Paolo contro il Napoli di Edinson Cavani.
Giocatori e staff tecnico si sono radunati attorno al presidente per l’attesissimo “discorso della svolta”. Berlusconi, dopo aver abbracciato El Shaarawy, ha stretto poi la mano ad Allegri e al resto della truppa per poi cominciare il discorso durato una decina di minuti.

Il patron dei rossoneri si è poi prestato alle domande dei giornalisti: “Grazie alle cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva abbiamo risparmiato 130milioni di euro, una cosa impossibile da non fare con questa crisi – spiega Berlusconi che poi si sofferma sulla situazione di Massimiliano Allegri – Se è qui è perchè ho fiducia in lui, nessuno deve scordare cosa ha vinto. Magari ridiscuteremo insieme del riposizionamento di Montolivo visto che mi ricorda Pirlo. El Shaarawy? Lui non è una sorpresa, è un ragazzo con i piedi per terra che ho voluto prendere io. Magari se cambiasse anche la pettinatura… ma comunque così è riconoscibile soprattutto per i vecchietti come me. Cosa ha detto Allegri? Niente, ha ascoltato. Noi per tradizione non esoneriamo gli allenatori, con lui andiamo d’accordo“.

Il messaggio alla squadra è chiaro: “Se sono qui per spronarli? Qui ci vuole ben altro. Io però voglio recuperare il tempo perso in questi anni, possiamo fare meglio di così. Ripartiamo da Allegri, su questo non c’è dubbio. Il mercato di gennaio? Fatemi prendere in mano la situazione, poi vedremo. Ibra? Quando ho visto il suo goal ho detto ‘Madonna!’, purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con la crisi. I senatori che ci hanno lasciato sono 12, sapevamo che ci saremmo trovati ad affrontare dei problemi“.

La porta per eventuali investitori stranieri è sempre aperta: “Sono disposto a parlarne, per ora però non c’è stata alcuna trattativa. Se in futuro arriveranno proposte serie vedremo“.

Su Pato e Balotelli: “Balotelli mi piace molto, El Shaarawy è un ragazzo solido, con i piedi per terra. E Pato è il più incedibile di tutti, è un campione, è stato sfortunato con quella serie di guai fisici che ha avuto. Tutti i referti medici dicono che può tornare se’ stesso, ma è lui il primo che deve crederci. Con Bojan ed El Shaarawy può formare un attacco niente male. E giovane. Mai più la difesa a tre: abbiamo vinto uno scudetto quando l’abbiamo eliminata nelle ultime giornate“.

Per finire, ancora le parole sul suo ritorno al Milan: “Non ho più compiti istituzionali, posso tornare ad occuparmi della mia squadra anche su invito di Galliani, Tassotti e Allegri che mi vogliono vicino alla squadra. Tornerò allo stadio“.