Ultras atalantini, rinvio a processo per 147

Il pm di Bergamo Carmen Pugliese ha rinviato a giudizio 147 persone nel corso dell’inchiesta per associazione a delinquere che aveva coinvolto una parte degli ultras dell’Atalanta. I fatti contestati vanno dal 2006 al 2011: fra questi ci sono infatti gli scontri contro gli ultrà del Catania nel settembre 2009, per cui sono stati indagati anche 55 sostenitori siciliani, e quello con gli interisti del dicembre dello stesso anno, oltre alla contestazione all’allora ministro degli interni Roberto Maroni alla Berghem Fest di Alzano nell’estate del 2010.

Fra gli indagati, oltre al leader della curva atalantina Claudio Galimberti, detto Boccia, anche l’ex assessore regionale Daniele Belotti e il sindaco di Gandosso Alberto Maffi: al primo è stato contestato il concorso esterno in associazione e delinquere, per il secondo invece il ruolo di fiancheggiatore durante gli scontri.

Sarà un maxi processo quello che la procura chiederà nelle prossime udienze preliminari, destinate a trascinarsi a lungo. Gli indagati sono 147, per lo più bergamaschi, ma non mancano i catanesi (per gli scontri fuori dallo stadio di Bergamo nel 2009). Tra le carte dell’inchiesta ci sono ampi riferimenti ai rapporti tra i tifosi e la polizia, tra i tifosi e la società Atalanta, tra i tifosi e i calciatori.